Salgono i toni, si accende il dibattito in citta sulla ZTL tra favorevoli e contrari.
Personalmente credo che costruire schieramenti contrapposti su questo tema sia del tutto fuorviante e non utile agli interessi comuni, perché di interessi comuni si tratta, dei cittadini, artigiani e commercianti, o per meglio dire interessi comuni nello sviluppo economico e qualitativo della città.
Ho vissuto personalmente una vicenda analoga nella cittadina di Cecina e la sua frazione di Cecina Mare. Allarmi e proteste accesissime dei commercianti all’annuncio della costituzione della ZTL, ma subito dopo (subito dopo!) tutti hanno goduto della decisione assunta e attuata; cittadini da tutto il circondario e turisti sciamanti per le vie chiuse al traffico, negozi frequentati più di prima anzi, più addobbati e ammiccanti nell’esporre le merci. Insomma è aumentato il “gradimento” della città, più accogliente, meno rumorosa.
Analogamente la grande Milano con la sua “Area C”: passeggiare, fare acquisti, sedersi a un tavolino in strada è un piacere prima proibito. Sarà così anche per Como, bellissima città che soffre proprio di una non politica della mobilità.
Sono valide le preoccupazioni di artigiani e commercianti insieme ai cittadini che stanno soffrendo il dramma della crisi economica. Ma le ragioni della crisi sono altrove e non è questo il luogo per analizzarne le ragioni. Ma la ZTL è un, sia pure piccolissimo, contributo a guardare oltre, a prefigurare una città europea, che sappia valorizzare la sua vera industria, il suo vero patrimonio che è la bellezza, quel concentrato di arte, storia, paesaggio, cultura, un patrimonio conosciuto nel mondo e che il mondo ci invidia.
Personalmente credo anche che la ZTL debba essere il primo passo di un progetto più ampio e lungimirante per cambiare una mobilità attualmente soffocante e inquinante. Como, pur essendo una piccola città ha notevoli potenzialità di trasporto pubblico; ha due linee ferroviarie con sette stazioni urbane e una linea che attraversa tutta la piana erbese fino a Lecco, la navigazione lacuale e un trasporto pubblico su gomma , tutti sistemi largamente sottoutilizzati.
L’Amministrazione Comunale, partendo dalla ZTL, deve andare oltre, verso un progetto complessivo già proposto con lo studio di “Agenda 21”, forse da aggiornare ma sicuramente ancora valido.
A chi pensa che tutto debba essere fermo fino a quando…. ?. Mi permetto di ricordare una frase del compianto Presidente Aldo Moro “…. I politici pensano alle prossime elezioni, gli statisti pensano alle prossime generazioni….”.
Un cordiale saluto.
Michele Marciano, Presidente del Circolo Legambiente di Como “Angelo Vassallo”