Il lago di Como è allo stato attuale ridotto ad una discarica di detriti e il danno ambientale prodotto dalle alluvioni dei giorni scorsi è enorme. Partendo dal presupposto che quanto accaduto è la dimostrazione della grave situazione causata dai cambiamenti climatici ed una conseguenza di interventi edilizi inopportuni e inadeguati che hanno spesso invaso l’alveo naturale dei torrenti esiste anche un secondo livello della discussione.
Lo dicevamo già allora e lo ribadiamo oggi con forza: stiamo pagando le conseguenze della disastrosa legge Delrio che ha depotenziato le funzioni delle amministrazioni provinciali, a partire da quelle che svolgeva il comparto ecologia, che comprendevano tra le altre la pulizia ed il controllo delle aree boschive e il servizio del “battello spazzino”.
La Delrio – fortemente voluta da Renzi e dal PD – è stata la conseguenza di una politica populista bastata sui “Tweet acchiappa like” dell’allora presidente del Consiglio che oggi, soprattutto nelle zone montane, viene pagata a caro prezzo dalla cittadinanza.
Come Rifondazione Comunista chiediamo con forza un grande investimento nel comparto pubblico a partire da sanità, scuola e ambiente.
Ci stringiamo alla popolazione dei comuni colpiti dal disastro ambientale e ringraziamo pubblicamente le centinaia di volontarie e volontari che, ancora una volta, sopperendo alle gravi mancanze delle istituzioni stanno lavorando sodo ogni girono per rimettere in sesto il territorio.
06/08/2021
Fabrizio Baggi, Segretario regionale Lombardia
Pierluigi Tavecchio, Segretario provinciale Como