“L’assessore all’Urbanistica Butti riconosce gli errori commessi circa la vicenda dell’ospedale Sant’Anna? Ne siamo contenti”, è il commento di Stefano Fanetti, Patrizia Lissi e Gabriele Guarisco, consiglieri comunali del Pd, dopo la seduta d’Aula in cui si è parlato della gestione del parcheggio del nosocomio.
“L’assessore ci ha detto che c’è la piena volontà a evidenziare la necessità, secondo il Comune di Como, di rivedere l’Accordo di programma. Ottimo. Ci ha anche assicurato che lui e il sindaco hanno già avanzato in tutte le sedi questa posizione e continueranno a farlo.
Benissimo anche su questo fronte. Ma l’assessore parla a nome di quella stessa Giunta che lo scorso 29 aprile ha espresso parere negativo e fatto bocciare la nostra mozione che impegnava il sindaco ad attivarsi presso Regione Lombardia e gli altri enti coinvolti per rivedere i termini dell’Accordo di programma?”, si chiedono i dem.
L’assessore all’Edilizia pubblica Bella allora, “nell’esprimere il no della Giunta alla nostra proposta, liquidava il tutto spiegando che motivi tecnici non permettono di toccare l’Accordo di programma – ricordano Fanetti, Lissi e Guarisco –. Evidentemente non era così. Quindi le parole dell’altra sera non bastano. Servono fatti e chiarezza. Invece, su due cose l’assessore Butti è stato sfuggente: ha taciuto se s’intende modificare la situazione, non più sostenibile per i cittadini comaschi, del parcheggio a pagamento dell’ospedale. E neppure ha chiarito i progetti concreti per il recupero complessivo dell’area di via Napoleona. Insomma, per noi le risposte sono state del tutto insufficienti”.
Ospedale Sant’Anna
ORSENIGO (PD): “DA UN ANNO CHIEDO DI RIVEDERE L’ACCORDO, MA LA REGIONE LATITA”
“Aspetto da fine novembre che l’assessore regionale al Welfare Gallera risponda a una mia lunga e articolata interrogazione su tutta la vicenda del parcheggio e della gestione dell’ospedale Sant’Anna in base all’Accordo di programma. Siamo riusciti a convincere che va rivisto persino il sindaco Landriscina e il Comune di Como. Ma Regione Lombardia latita e fa passare i mesi per non dire una parola definitiva non solo a me, ma a tutti i cittadini comaschi e, in particolare, ai 5mila che hanno sottoscritto la mia petizione”, lo dice Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, a oltre due mesi da quando ha depositato l’interrogazione a risposta scritta all’assessore e dopo aver saputo che anche Como ha intenzione di rivedere l’accordo.
Da un anno Orsenigo ha avviato un’azione di raccolta firme per indurre gli enti preposti a rivedere la situazione del parcheggio del nosocomio comasco: “Il fatto che tutte le entrate derivate dalla struttura, per altro piuttosto cara per i cittadini che non vanno in ospedale certo a divertirsi, finiscano al Comune di San Fermo della Battaglia, non ha ragione d’essere – spiega ancora una volta Orsenigo –. La nostra petizione è stata chiara: una parte di quei proventi devono essere reinvestiti sulla stessa struttura ospedaliera che ha bisogno di interventi di miglioramento quanto prima”.
Il consigliere regionale Pd avviò, con una conferenza stampa, il 30 gennaio del 2019 la raccolta firme anche on line. Seguì un appello alle istituzioni e alla politica affinché tutti sottoscrivessero quella richiesta. Nel contempo, Orsenigo e il Pd di Como scesero in piazza con i banchetti per coinvolgere la popolazione, molto sensibile al tema. In appoggio, soprattutto per quanto riguardava l’aspetto del problema del parcheggio dei dipendenti, arrivarono i sindacati. Fino a giungere alla mozione in consiglio regionale, discussa a dicembre e bocciata senza un motivo valido dal centrodestra. Ma nel frattempo l’esponente dem aveva chiuso ufficialmente la sua raccolta firma, attestatasi a 5mila sottoscrizioni.
Infine, l’interrogazione a risposta scritta presentata a novembre: “Vorrei delle risposte serie e definitive. E chiederei a Regione Lombardia di mettersi accanto a tutte le istituzioni e le forze politiche comasche per convincere il sindaco di San Fermo Mascetti a rivedere la sua posizione verso il Sant’Anna e a modificare l’accordo”.