Un monitoraggio sui dati ufficiali e con gli elementi raccolti dalle associazioni consumatori – ma anche dai singoli consiglieri regionali – che aiuti a verificare se e quanto c’è una discrepanza di prezzo della benzina nei comuni limitrofi alle zone di confine con la Svizzera. È quanto è emerso dall’audizione fatta questo pomeriggio, in IV Commissione Attività produttive del consiglio regionale, con l’Assopetroli.“In una scorsa audizione erano state ascoltate le associazioni dei consumatori che ci avevano segnalato la differenza di prezzo nella fascia di confine – fa sapere Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd –.
Una differenza tale da inficiare lo sconto della carta carburante e azzerare il vantaggio rispetto al pieno fatto oltre confine”.Orsenigo ricorda come da tempo sia evidente una difformità nei prezzi applicati al litro soprattutto a Como: “Vediamo che addirittura nel lecchese i prezzi sono più bassi che da noi con la carta sconto”.Dal canto suo, Assopetroli “ha assicurato che i prezzi variano a seconda del marchio, del fatto che le stazioni siano self service o meno, ma che non c’è una reale e sostanziale diversità. A questo punto, è nostro dovere fare una verifica ad ampio raggio che ci dica come stanno davvero le cose – conclude il consigliere Pd –. Inoltre, come Commissione speciale per i rapporti con la Confederazione elvetica abbiamo deciso di approfondire la questione proprio per le implicazioni che comporta con il limitrofo Canton Ticino”.