I cittadini che vivono nella zona di Baraggia rimangono senza autobus: la maggioranza in consiglio comunale ha respinto un ordine del giorno, presentato dal Pd, in cui si chiedeva di prevedere l’estensione del servizio di trasporto pubblico anche alle aree non servite del quartiere di Albate. “Un’intera porzione urbanizzata del territorio del Comune di Como, corrispondente alle vie Frisia, Ninguarda, Somalvico e Baraggia, non è attualmente servita da alcuna forma di trasporto pubblico, da quando la Giunta Bruni ha eliminato la vecchia linea 10 – ha spiegato durante l’ultima seduta Gabriele Guarisco, consigliere comunale del Pd e primo firmatario dell’odg –. La popolazione residente, in particolare studenti e anziani, è penalizzata dalla distanza non solo dal centro cittadino, ma pure dalle strutture scolastiche e dai presidi dei servizi essenziali del quartiere di Albate. Rimangono fuori mano e difficilmente raggiungibili la rivendita di generi di prima necessità, la farmacia, gli studi dei medici di famiglia, l’ufficio postale, il centro civico, gli uffici decentrati del Comune, le strutture religiose, persino il cimitero”.
Per questo, Guarisco, nella seduta in cui si affrontava il Documento unico di programmazione 2018-2020, ovvero lo strumento che traduce in obiettivi operativi le intenzioni dell’amministrazione comunale, ha presentato l’ordine del giorno: “In questo stesso periodo la nostra Agenzia di bacino del Trasporto pubblico locale, cui spetta pianificare i servizi di trasporto con i bus e gli altri mezzi pubblici, nel rispetto degli indirizzi forniti dagli enti pubblici, sta predisponendo il Programma, che costituirà la base per l’affidamento dell’appalto del servizio di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, dei prossimi anni. Entro giugno il documento sarà definitivamente approvato e nell’anno successivo si farà la gara d’appalto”, aggiunge il consigliere Pd.
“Se si vuole cambiare qualcosa dello schema dei servizi autobus in città o ipotizzare concretamente modalità operative come i servizi a chiamata, che ad esempio funzionano a Cantù, bisogna che il Comune lo indichi ora all’Agenzia, in questa fase preliminare all’approvazione del programma di bacino e al bando di gara, altrimenti non se ne parla più per anni – insiste Guarisco –. Per questo mi è sembrato logico e scontato proporre, in riferimento al problema reale che c’è ad Albate, di integrare il Dup con una frase: ‘Tra gli obiettivi del Comune di Como figura l’estensione di forme di trasporto pubblico anche alle zone del territorio comunale, come quella corrispondente alle vie Frisia, Ninguarda, Somalvico e Baraggia, attualmente non servite’. E mi ha stupito e anche contrariato il ‘no’ espresso dalla Giunta e ratificato senza proferire parola dai consiglieri della Lega e del centrodestra”.
Eppure, ricorda Guarisco, “solo qualche mese fa la vicesindaco aveva incontrato i residenti della zona, constatato il problema e promesso attenzione: a parole sono tutti bravi, ma quando arriva il momento di passare agli atti, in questo caso amministrativi, che pongono le basi necessarie per risolvere il problema, si fa il contrario di quello che serve. Ma mai come in questo caso, si può dire che se non si arriva in tempo, si perde il bus”.
Como, 14 marzo 2018