Cari, leggo questa mail e mi viene alla memoria il servizio d'ordine dei cortei dei miei tempi ( ah, i miei tempi, come dicono i vecchi!)
Ricordo in particolare un 11 marzo 1971, Erano avvenuti degli scontri duri. Il servizio d'ordine chiama l'intervento dei katanga e contemporaneamente spinge fuori dal corteo ragazze e ragazzini.
Anna ha ragione: con questa gente non vinceremo mai. E' mancata l'organizzazione, la capacità di prevedere quanto poteva accadere, non solo da parte della polizia ( cosa gravissima! ma che ci sta a fare?) ma anche da parte di chi il corteo lo ha organizzato. Ma come, non c'era un punto di ritrovo in caso di incidenti?
Per quanto riguarda quegli sciagurati dei black bloc, quanto è accaduto mi ha ricordato in modo molto preciso il 11 novembre 2007, l'assalto dei tifosi alla caserma della polizia.
Un abbraccio ad Anna.
Non arrendiamoci.
E.
Buongiorno a tutti. Certamente era intuitivo pensare che i danni potessero essere il frutto di quei criminali organizzati che sono al potere e non di chi protestava. Vi è stata una ulteriore dimostrazione di quanta falsità e ipocrisia siano capaci certi individui pur di mantenere un potere. Del resto abbiamo validi esempi di questo anche negli ultimi avvenimenti del Nord Africa. Mi dispiace solo constatare che la gente si "beva" certi fatti, mirati a distruggere la moralità di quanti si oppongono ad un regime costituito.
A tutti il mio ringraziamento per portare avanti una battaglia così impari. Ognuno con le proprie armi stiamo combattendo. Io cerco di scrivere e di agire, compatibilmente con la mia età e con i miei problemi, creati da una simile società dei contrari.
A presto.
http://youtu.be/wyGPFx664y0
Gianna Binda
brutta faccenda quella di Roma, perchè quella violenza lì è voluta ! cercata e sperata da chi fa di tutto per deligittimare qualsiasi forma di protesta e reazione contro un "sistema"
capitalistico e ormai dichiaratamente fallimentare che tenta di spavvivere schiacciando sempre di più le classi più deboli, arroccandosi negli esigui spazi che tentano di mantenere nelle ultime roccaforti dello strapotere e esagerata opulenza dei pochi che non vogliono perdere il loro egoistico benessere a discapito di tutti gli altri !
Per raggiungere ,o meglio, cercar di mantenere il loro "status" non esitano ad approvare sostegno e complicità a politicanti di dubbio livello, sia di "virtude e canoscenza" quanto di bassa moralità, che a loro volta fanno perno a forze dell' ordine "controllate", guastatori organizzati , gruppi di estrema violenza e mass-media compiacenti, perchè al loro soldo, per pilotare gli eventi.
Paranoia di fantapolitica ? isterismo dettato dal dover sottostare impotente a quanto si sente e si è costretti a subire ? Assolutamente niente di tutto questo.
Non sono certo il signorotto di Arcore con i suoi tirapiedi che tengono le redini di questo paese e determinano tali eventi, magari fra loro qualcuno in buona fede potrà anche esserci, i fili che li tengono legati ai loro burattinai sono i soldi, le connivenze, il privilegio di un benessere per pochi, il falso potere...
Quella guerriglia urbana cosi come a Roma non si è vista in nessun altra città delle centinaia che sabato hanno vissuto gli stessi momenti di protesta, dove si è verificato qualche caso di degenerazione la polizia è intervenuta subito isolando le sacche di violenza. Ma per lo più sono state pacifiche, anche da noi lo sarebbero potuto essere visto che le cento e passa migliaia di persone erano per lo più studenti, precari, disoccupati, incasinati con le banche, disabili su sedie a rotelle ... tutta gente che non si organizza nei campi paramilitari ! che nello zaino ha i panini e non le spranghe !
Però, e il però c'è !, prima di mezzogiorno e fino a quando non si sono verificati i primi atti di vandalismo, tutti quelli che mandavano notizie dalla capitale dicevano che era tutto tranquillo sia sul percorso che nella famosa piazza san giovanni, non c' era polizia, solo qualche normale pattuglia e i vigili urbani (notizie ufficaili e facilmente rilevabili).
I primi fermenti dopo l'inizio del corteo, i primi sviluppi violenti una mezz'ora dopo i casini grossi dopo le quattro del pomeriggio quando entrano in scena anche le forze dell' ordine !
sembrava un appuntamento "galante" a piazza san giovanni (divenuto sibolo delle manifestazioni della protesta della gente)
il resto è quello che si sa!
Da quanto tempo si parlava della manifestazione di sabato scorso, almeno quindici giorni,
perchè tanti elogi alle forze dell'ordine che a quanto pare non hanno fatto alcuna prevenzione o controllo prima della manifestazione ? nessun controllo alle stazioni, ai pullman in arrivo, nelle strade previste per il corteo, controllato il fantomatico tam tam sul web. Con tutti i mezzi a disposizione, possibile?
I black block si vedono ! non sono i manifestanti sindacali o la gente comune, quelli che si sono quelli che si sono aggregati (o ingaggiati ?) con le sciarpe e i simboli degli ultras del calcio di sicuro neanche loro (e a quanto si sa ultras e movimenti di sinistra non vanno tanto d'accordo), si fa svelto a dire anarchici insurrezionali tanto non si sa chi sono, e già che ci siamo, dentro anche quelli dei centri sociali ! che interesse hanno a screditarsi ancor più di quanto sono già bistrattati, mah !
sono elucubrazioni di un visionario ? puo' darsi, qualcuno ci vuol ragionar sopra ben venga !
saluti
Ettore Meroni
Ciò che è accaduto il 15 a Roma m’appartiene ed è mio, nn ho nessuna intenzione di criticare o dissociarmi dai fatti che già conosciamo, le lingue parlate son tante, diverse ma ciò che si urla a gran voce è uguale per tutti. Se si vuole capire lo si può fare anche senza traduttore. Detto questo io di ciò che avveniva in piazza San Giovanni ne son venuta a conoscenza dai cari a casa, che preoccupati telefonavano per avere notizie, trovandoci ignari e disinformati. Il fiume di gente era talmente imponente che la distanza dalla testa del corteo non consentiva anche solo d’intuire ciò che stava accadendo. Al nostro passaggio le macchine bruciate eran fredde e senza più un filo di fumo, segno di cosa avvenuta e finita per lasciar spazio all’altra che seguiva. Impossibilitati nell’accedere nella piazza calda, si decide di proseguire per un percorso alternativo, nn autorizzato. Alla testa del corte il carro del teatro occupato Della Valle e i Draghi Ribelli che aiutano a superare lo sconforto, ... e via per le strade di roma con il calore della gente alle finestre che saluta, applaude, partecipa ...l’unione sale, l’intesa d’essere uniti nella stessa azione, quella percezione che capita in rari momenti come questo ... che allora forse si può, si forse si può cambiare. La marcia prosegue, la sera cala le 21 son passate da un pezzo ma a quanto pare, le notizie di giornale e televisione di questo lungo e dell'imponente corteo nn fanno nemmeno cenno. Poi però il gruppo manifestante si sfalda in micro cellule che pian piano evaporano via, per la mancanza di un punto di raccordo cercato a lungo nella notte. Ci si trova in stazione Termini ringraziando in cuor proprio che nn abbiano dato vita ad una caccia all’uomo, il bello xò, ancora deve venire. Partita con un amico da Como e poi unitami a Milano con i torpedoni precari, avevo appuntamento per il rientro alle 14 di domenica con altre 50 persone. Peccato che il tempo passa e il gruppo è di soli otto. Finalmente, dopo vari tentativi di raggiungere telefonicamente gli organizzatori, nn è più una segreteria a risponderci ma una cara signora che invece di darci spiegazione e chiederci come va e se siamo interi, ci dà adosso colpevoli di non si capisce bene cosa, ma colpevoli . Capiamo nelle concitate conversazioni con la signora che la maggioranza scossa dagli eventi ha optato per il rientro sabato e così è stato fatto, consapevoli di lasciare otto persone a terra ignari della loro sorte. Parliamo tanto di ciò che va cambiato, condivisione, umanità e poi ci perdiamo peggio che mai in piccole ma grandi cose. Non si lasciano indietro i compagni senza saper le loro posizione o situazioni di salute, nn parlo solo all'organizzazione ma agli altri 42 passeggieri che come noi avevano optato per partire domenica e nn sabato. Cari ragazzi forse anche noi viviamo di ideali passati che xò nn attuiamo nella nostra quotidianità. Parlare nn è tutto. Per quanto mi riguarda nn ho ancora capito se a casa ho portato una vittoria o una sconfitta.
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