“Il dibattito ha confermato che la proposta di Assestamento è errata e lacunosa, non fa l’interesse dei lombardi e non mette al centro delle politiche territoriali i bisogni dei cittadini.
Non condividiamo, per esempio, le garanzie di 600 milioni per Pedemontana, una somma monstre che in futuro potrebbe ricadere interamente sulle spalle dei nostri figli.
La maggioranza ha rifiutato tutte le nostre sollecitazioni per l’assunzione del personale precario nella sanità nonostante ci siano risorse fresche che arriveranno da Roma grazie al Ministro Grillo. Chiedevamo di migliorare l’offerta sanitaria, evidentemente Lega e Forza Italia preferiscono pensare ad altro.
La Regione ha dato l’ok all’ordine del giorno di Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, sull’avvio della sperimentazione dei treni a idrogeno, ma per ora sarà rivolta più in generale a tutta la Lombardia. “Per quanto ci riguarda, siamo interessati a verificare la fattibilità del progetto sulla Como-Lecco, come chiedeva il nostro atto. Consideriamo, comunque, positivo che si intenda procedere con un sistema di trasporto che ha costi più sostenibili e riduce drasticamente le emissioni inquinanti”, aggiunge Orsenigo, dopo la votazione, avvenuta questo pomeriggio nell’ambito dell’assestamento di bilancio.
“Mi auguro che Regione Lombardia ci tenga davvero alle sue infrastrutture e che nel bilancio di dicembre, visto che non lo fa nell’assestamento di luglio, con un atto di coraggio metta a bilancio 10milioni di euro come cofinanziamento per l’interramento della Sp 32 ‘Novedratese’ nel tratto in territorio di Arosio”, è la proposta che lancia Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, dopo la bocciatura del suo un emendamento sul tema all’assestamento di bilancio, che si sta votando in queste ore in consiglio regionale.
“Ad aprile, durante un’audizione in Commissione Territorio, è parso chiaro a tutti che tra le opere prioritarie da realizzare sulla Novedratese vi è il sottopasso dell’attraversamento in comune di Arosio – ricorda Orsenigo –. Ma poi, di fatto, non seguono mai atti utili in questa direzione. Ecco allora che avevo proposto di inserire nella missione ‘Trasporti e diritto alla mobilità’, programma ‘Viabilità e infrastrutture stradali’, del bilancio regionale una modifica: per l’anno 2019 lo stanziamento andava aumentato di 10 milioni di euro, che si potevano recuperare tra i Fondi e gli accantonamenti”.
Il consigliere Pd si augura “che tutti i colleghi della provincia di Como sostengano la mia richiesta almeno nel bilancio di dicembre. Dobbiamo essere compatti per risolvere uno dei principali problemi della viabilità della nostra provincia”.
Esulta il Gruppo comunale del Pd all’indomani dell’approvazione della mozione trasversale, proposta anche da Patrizia Lissi, per il nuovo dormitorio notturno permanente a Como. Ed è una soddisfazione anche politica: “Al di là del risultato che naturalmente ci rende contenti perché così, finalmente, riusciremo a spingere la Giunta a occuparsi della realizzazione della struttura, quanto meno a trovare una localizzazione, sottolineiamo l’importanza di aver messo in minoranza la Lega, che su questi temi va assolutamente contrastata, ma anche il gruppo Rapinese Sindaco, che si sta spostando sempre più a destra sulle questioni legate a welfare e solidarietà”, dicono la Lissi e i colleghi Stefano Fanetti e Gabriele Guarisco.
Anche per il segretario cittadino dem Tommaso Legnani è “un’ottima notizia perché va nella direzione di dare attenzione a ogni fragilità, come il Pd auspica”. Ma ora, tutti i quattro esponenti democratici saranno impegnati “a vigilare perché la mozione, per sua natura non vincolante per la Giunta, venga davvero messa in pratica. Ci pare che a livello di rappresentanza dei cittadini, l’altra sera, in consiglio, si è visto chiaro che la maggioranza chiede una soluzione non temporanea per tutti coloro che oggi sono in forte sofferenza. E questo la Lega e il sindaco Landriscina lo devono capire una volta per tutte”.
“Le parole riferite a Como, scritte nero su bianco nella relazione sul secondo semestre 2018 della Direzione Investigativa Antimafia non sono nuove. Eppure, tutte le volte, fa un certo effetto prendere coscienza delle sempre più “pesanti” infiltrazioni ‘ndranghetiste nel comasco, del fatto che “per il dinamico tessuto economico-imprenditoriale e la posizione privilegiata nei rapporti commerciali con le province limitrofe e con la Svizzera, la nostra provincia “ricade inevitabilmente” nelle mire delle organizzazioni criminali”. Lo dichiara la deputata comasca Chiara Braga commentando la fotografia delle infiltrazioni della criminalità organizzata contenuta nella relazione consegnata al Governo sull’attività della DIA relativa al secondo semestre 2018.
“Così come – continua la deputata dem - dovrebbe mettere una certa angoscia addosso l’uso del termine “’ndranghetisti comaschi” che prediligerebbero la strategia del “controllo militare del territorio” lariano o delle parole usata dal procuratore capo della Direzione distrettuale antimafia di Milano, Alessandra Dolci quando afferma che la nostra regione, la Lombardia ha un “problema di colonizzazione da parte della ‘ndrangheta”.
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