Tasso di occupazione femminile tra i più bassi d’Europa, abbandono del lavoro che si pone agli stessi livelli, media di figli per donna ferma a poco più di uno: in Italia fare le madri e lavorare è più complicato che altrove.
“E la Lombardia, dove i bambini tra zero e 2 anni sono circa 250mila (al 1 gennaio 2018, ndr), ha una copertura di 23,5 posti in asilo nido ogni 100. Molto più bassa la percentuale di Como che, con 13850 bambini a fronte di 2323 posti, si attesta al 16,8. Ma l’Obiettivo di Lisbona, ratificato da tutti gli Stati europei, prevedeva 33 posti ogni 100 bimbi da raggiungere entro il 2010 – denuncia Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, facendo eco all’allarme appena lanciato dai sindacati –. E invece di incrementarli, la Regione si è sempre limitata ad adottare misure complementari, come ‘nidi gratis’, rispetto a quelle statali, senza aumentare, appunto, la rete di offerta dei servizi all’infanzia, ora sottodimensionata, frammentata ed eccessivamente rigida, che non supporta pienamente la conciliazione degli orari di vita e lavoro e non offre opportunità di crescita educativa e di relazione a tutti i bambini”.
Apprendiamo con preoccupazione che a distanza di circa un mese sono state segnalate concentrazioni non conformi di propazina nell’acqua ad uso potabile distribuita in due diversi comuni della provincia di Como, Colverde e Grandate, con il conseguente divieto d’uso e disagio nella popolazione interessata.
Nel comune di Colverde l’emergenza è stata dichiarata superata dopo alcuni giorni a seguito di nuove analisi, ma non risulta siano state spiegate le possibili cause dell’evento, che quindi potrebbe ripresentarsi.
La propazina è un diserbante selettivo usato in agricoltura contro le graminacee e probabilmente anche come erbicida per altri scopi e in letteratura è citato, come altre triazine, come possibile inquinante delle acque sotterranee.
In base alla classificazione CE (CLP n. 1272/2008) si tratta di sostanza “molto tossica per gli organismi acquatici” e “sospettata di provocare il cancro”, ovviamente per esposizione a dosi significative per tempi prolungati.
Dalle notizie riportate dalla stampa sembra di capire che entrambi i casi siano emersi a seguito di campionamenti a cura dell’ente gestore degli acquedotti e non dal monitoraggio ufficiale di ATS lungo la rete o di ARPA nella falda sotterranea.
Consegnate in Regione 9000 firme a favore della Legge di iniziativa popolare per la promozione e il sostegno dell’economia sociale e solidale in Lombardia
Oggi, al 22° piano del Pirellone i promotori della proposta di legge regionale di iniziativa popolare per la promozione ed il sostegno dell'economia sociale e solidale hanno consegnato alla Regione Lombardia oltre 9000 firme a supporto, quasi il doppio del numero di firme richiesto per poter presentare un progetto di legge.
I promotori dell'iniziativa sono:
la Rete di Economia Solidale della Lombardia, che rappresenta i Distretti di Economia Solidale e i Gruppi di Acquisto Solidale lombardi
le Reti bergamasche Cittadinanza sostenibile e il Bio-distretto per l'agricoltura sociale
il Forum Terzo Settore rappresentato dall'Unione Regionale delle Pro-loco
L’iniziativa, che è stata lanciata a marzo 2019, è stata coronata dal successo grazie al lavoro, durato 6 mesi, di oltre 100 volontari ed attivisti provenienti dai gruppi di acquisto solidale (GAS), dai Distretti di Economia solidale (DES), ma anche da associazioni, botteghe del commercio equo, pro loco, banche del tempo e singoli cittadini e cittadine.
Decine e decine di consiglieri comunali, assessori, sindaci e funzionari hanno presenziato ai banchetti nelle piazze e contribuito alla autenticazione delle firme raccolte.
Tra gli obiettivi della legge c’è il riconoscimento da parte della Regione dei soggetti operanti nell’economia solidale e sociale; l’istituzione di un forum regionale dell’economia solidale e sociale con il compito di elaborare proposte, organizzare l’attività di divulgazione e fornire dati; l’istituzione di un comitato scientifico per le indagini di settore; la creazione di distretti territoriali per favorire l’incontro tra le istanze della società civile e ciò che l’Economia solidale e sociale offre in termini di beni e servizi per la collettività; favorire l’emergere di un mercato del lavoro che indirizzi gli studenti e le studentesse verso lavori o iniziative di auto imprenditorialità nell’ambito dell’economia solidale e sociale.
L'appuntamento é alle 11 di lunedì 2 settembre 2019 davanti all’ingresso di via F. Filzi 22, in occasione della consegna alla Regione Lombardia delle firme raccolte in favore della Legge di iniziativa popolare per la promozione ed il sostegno dell'economia sociale e solidale in Lombardia.
La proposta di legge chiede il riconoscimento e la valorizzazione di questo importante settore economico da parte della Regione, come avvenuto in altre regioni italiane.
Per maggiori informazioni sul testo della proposta: www.economiasocialesolidalelombardia.it
Con questa comunicazione ci rivolgiamo al mondo del lavoro imprenditoriale, artigiano e commerciale, delle libere professioni, -del lavoro autonomo, asse portante per lo sviluppo non solo economico ma anche sociale e culturale della comunità del territorio comasco.
Lanciamo un appello per sollecitare imprenditori e liberi professionisti ad un sostegno attivo per la prosecuzione dell’attività dello Spazio Gloria di Via Varesina in Como, una realtà culturale che nell’ultimo 15 anni ha offerto alla cittadinanza di Como e provincia non solo spettacoli di qualità di cinema, musica teatro, ma anche uno spazio culturale aperto che ha reso possibile – a giovani e meno giovani, associazioni, scuole, ecc. – molteplici occasioni per dibattiti, incontri, mostre, performance di vario genere.
Questo Spazio rischia oggi di scomparire, impoverendo la città di un luogo importante per il benessere collettivo. Dopo tanti anni di attività, i proprietari dell’immobile, legittimamente hanno deciso di metterlo in vendita. L’associazione Circolo Arci Xanadu’, che ha in affitto la struttura, ha lanciato sulla piattaforma crowdfunding “Produzioni dal Basso” – progetto “Manchi tu nell’aria” – una raccolta di fondi per acquistare l’immobile e continuare a gestirlo.
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