di Fabrizio Baggi
per la Redazione dell’Osservatorio Democratico sulle nuove destre di Como e provincia
Siamo a Dongo, un piccolo comune della Provincia di Como, un piccolo Comune che ha però una grandissima valenza storica. Stiamo infatti parlando del paese dove di fatto si è conclusa la dittatura fascista.
Ogni anno, tra il 28 ed il 29 aprile, con la scusa di commemorare i morti di Salò, l’ultradestra neofascista della peggior specie inscena a Dongo ed a Giulino di Mezzegra manifestazioni apologetiche dove simbologie, gestualità e paccottiglia fascista vengono sfoggiate indisturbate sotto gli occhi di tutte e tutti.
Non parla, mai.
È un ragazzo con fragilità psicoloogica notevole.
Ora sta dormendo nell acqua, non si riesce a spostare ne a coprire.
Non dovrebbe stare per strada,
Nessno dovrebbe stare per strada
E il simbolo di questa prima ingiusta notte
Dichiarazione di Pierluigi Tavecchio – Segretario Provinciale del Prc/SE Como in merito alla mancata partecipazione di Rifondazione Comunista alla trasmissione “Nessun Dorma” edita da Espansione TV di venerdì 27 aprile. «Apprendo con rammarico e indignazione la notizia, diffusa anche attraverso annunci pubblicitari della vostra emittente – dichiara Tavecchio - che la trasmissione “Nessun Dorma” di venerdì 27 aprile, alla quale sono stato invitato, vedrà anche la presenza di esponenti di Forza Nuova.
Questa organizzazione, come è noto, si ispira chiaramente al fascismo nei suoi deliranti proclami basati su un nazionalismo violento, sul razzismo, sulla soppressione di ogni forma di diversità culturale religiosa e sociale.
Più di un anno fa ci eravamo fatti promotori di un appello in difesa della libertà di stampa e per la difesa dei giornalisti del Caffè sotto accusa. Un appello che aveva raccolto migliaia di firme a difesa dell’indispensabile ruolo dell’informazione e delle inchieste giornalistiche.
Il Caffè aveva svolto inchieste che sollevavano interrogativi, tuttora irrisolti, fondamentali dal punto di vista dell’interesse pubblico: salute, sanità, sicurezza delle cure.
Quegli interrogativi andavano a toccare, come e logico e normale che sia in un paese democratico, interessi di parte, in particolare di gruppi ospedalieri potenti e importanti.
Allora questi gruppi, con la loro azione giudiziaria, contestavano il diritto di una stampa libera e democratica di porre interrogativi, di analizzare situazioni, di condurre inchieste con un solo obiettivo: mettere queste informazioni a disposizione dell’opinione pubblica, in un puro spirito di servizio pubblico.
Ora quella promozione di accuse, quel tentativo di imbavagliare giornalisti liberi e indipendenti, arriva a compimento. Proprio nei prossimi giorni, giovedi 26 aprile con inizio alle ore 09.00 presso l’aula del Tribunale Penale Federale via Franscini 7 a Bellinzona, si terrà davanti alla Pretura Penale il processo per diffamazione e concorrenza sleale contro quattro giornalisti del Caffè promosso dalla Clinica Sant’Anna di Sorengo
Anche quest'anno migliaia di lavoratori del commercio non potranno passare le feste con i propri cari perché moltissime attività commerciali resteranno aperte per le prossime festività: 25 aprile, 1maggio e 2 giugno. La liberalizzazione selvaggia degli orari commerciali non ha portato ad un aumento dell'occupazione e neanche rilanciato i consumi, ma di contro, I lavoratori hanno visto peggiorare le condizioni di vita e di lavoro. Da tempo continuiamo a batterci per una seria regolamentazione delle aperture degli esercizi commerciali e a rivendicare il diritto di poter condividere e trascorrere con i propri cari e le proprie famiglie alcune giornate dell'anno. Ancora una volta siamo costretti a ribadire che né la legge, né il contratto collettivo nazionale di lavoro prevedono l'obbligo della prestazione lavorativa in occasione delle festività. Invitiamo, quindi, i lavoratori a godere dei prossimi giorni festività. Inoltre, in considerazione del fatto che alcune imprese, soprattutto della grande distribuzione,
“Arriva l’estate e sulla statale Regina la viabilità è ancora a senso unico alternato, un vero disastro per chi vive e lavora sul lago, la Regione deve intervenire al più presto”. Lo dice il consigliere regionale del PD Angelo Orsenigo dopo l’incontro tenutosi ieri tra Anas e la ditta che ha appaltato i lavori per ripristinare la normale circolazione sulla statale Regina colpita da una frana lo scorso settembre, circolazione che già abitualmente non è tra le più scorrevoli. “Ancora non sono stati definiti i modi e i tempi, nonostante le sollecitazioni di sindaco e prefetto – riferisce il consigliere dem – e nonostante la ditta debba concludere i lavori entro il prossimo 4 luglio”. “Chiederemo al più presto la convocazione, in commissione Territorio e Infrastrutture, di un’audizione con Anas, affinché ci dia maggiori ragguagli su tutte le situazioni critiche delle strade lombarde e ci dia tempi certi per la realizzazione delle opere iniziate” promette Orsenigo. “Ci vuole un censimento delle zone a rischio
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