“Nella scorsa legislatura il nuovo ridisegno territoriale è andato verso l’accorpamento a discapito dei territori periferici. Il medio lago si è trovato a scontare una scelta che lo ha messo in difficoltà unendolo all’ATS Montagna (Sondrio). Durante la presentazione del progetto di legge si è data enfasi al fatto che si sono ascoltati i territori e le loro esigenze. Ma il territorio va ascoltato prima di approvare le leggi e non dopo.
I cittadini e le associazioni avevano già fatto emergere anni fa le criticità ma sono rimasti inascoltati.
Oggi, accogliamo al contrario, con favore il nuovo ridisegno dei confini in cui il medio lago torna al ATS Insubria. La pianificazione deve essere fatta con attenzione per non dover continuare a modificare le scelte fatte. Il cambiamento va ben meditato affinché sia solido e duraturo e perchè migliori i servizi ai cittadini, cosa che queste modifiche alla riforma della sanità, più in generale non fanno”, così Raffaele Erba, consigliere regionale del M5S Lombardia, sull’approvazione delle modifiche alla riforma della Sanità da parte del Consiglio regionale della Lombardia.
“Con i ritocchi alla riforma della Sanità la Giunta regionale non prenderà visione dei bilanci delle strutture socio-sanitarie del territorio lombardo. ll controllo sarà solo in mano alle direzioni delle ATS. Abbiamo votato contro le modifiche. La cancellazione dei controlli è un gravissimo controsenso, si parla di soldi pubblici”, così Raffaele Erba, consigliere regionale del M5S Lombardia, sulle modifiche alla riforma della Sanità approvate oggi dal Consiglio regionale della Lombardia.
Non lasciano correre i consiglieri comunali del Pd la decisione della Giunta Landriscina di non rispettare le quote rosa e annunciano di voler andare fino in fondo: “Stiamo per presentare una segnalazione al Prefetto di Como che faccia tutte le verifiche del caso e gli chiederemo di far rispettare la legge. È a rischio la stessa Giunta”. Lo annunciano Stefano Fanetti, Patrizia Lissi, Gabriele Guarisco, consiglieri comunali del Pd, assieme a Tommaso Legnani, segretario cittadino, ribadendo quanto già detto nella seduta dell’altra sera.
“Che alcuni inceneritori rispettino i limiti di legge non significa che non inquinano e che non facciano male alla salute e all’ambiente. Anche le auto che rispettano i limiti inquinano.
In Lombardia abbiamo la peggior aria d’Europa, questo sì che è un dato certificato. Lo smog causa decine di morti all’anno.
Se fossi in Fontana non affronterei questa discussione con superficialità, ma la prenderei molto più sul serio. La Lombardia non può diventare la pattumiera d’Italia per far guadagnare qualche azienda”, così Dario Violi, consigliere regionale del M5S Lombardia, commenta le parole del Presidente della Lombardia Attilio Fontana sugli inceneritori.
"Salvini è poco aggiornato su quello che succede in Lombardia. Dice che gli impianti di incenerimento non inquinano e producono ricchezza, peccato che nella scorsa legislatura, con la giunta Maroni, abbiamo votato una risoluzione per la progressiva dismissione del parco inceneritori lombardo. Peccato che i suoi sul territorio si sono schierati insieme ai comitati per il NO degli inceneritori di Lecco, Mantova, Bergamo e Monza. E peccato che gli innumerevoli roghi ai depositi di rifiuti hanno trasformato una regione già martoriata dallo smog in una terra dei fuochi. Se voleva usare la Lombardia per giustificare le frasi fuori luogo sugli inceneritori in Campania ha sbagliato esempio, qui l'unica cosa che producono gli inceneritori è l'inquinamento."
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