“Regione Lombardia ha da tempo adottato un piano generale per il recupero e valorizzazione dei treni storici, che però non sempre risulta attuato. In particolare, ci sarebbero tre elettromotrici risalenti al 1928 che rischiano di essere demolite.
Questi veicoli andrebbero recuperati e valorizzati, sia in quanto manufatti che testimoniano la storia del trasporto su ferro lombardo, sia in quanto potenzialmente attraenti per il settore turistico e culturale. Ho quindi depositato oggi un’interrogazione per sollecitare Regione a preservare e tutelare questi manufatti”, così Nicola Di Marco, consigliere regionale del M5S Lombardia.
L’interrogazione chiede anche che Trenord formi del personale per la conduzione di locomotive a vapore, per rendere possibili corse di treni storici a fini turistici, cosa che ad oggi non risulta.
Più in generale, l’interrogazione inoltre sollecita Regione Lombardia a istituire un “Museo dei trasporti per la conservazione e valorizzazione di mezzi, archivi e documenti con possibilità di uso a fini turistici e culturali”. In Italia esistono casi virtuosi di recupero di patrimonio storico da parte, fra gli altri, di Fondazione FS Italiane treni storici.
“Una cosa è chiara: a Como il reddito di cittadinanza non è una misura gradita. Né alle aziende, che preferirebbero investimenti e risorse per l’innovazione, ma nemmeno ai cittadini che al contrario chiedono più lavoro, più reddito, ovvero dignità”. Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, non ha dubbi sul modello di sostegno che auspica il mercato del lavoro in provincia di Como. E nel giorno in cui si tiene l’assemblea generale di Unindustria, con Confindustria Lecco e Sondrio, lancia un appello a Regione Lombardia: “Riveda completamente la legge e riavochi a sé i centri per l’impiego che ha voluto lasciare in carico alle Province, perché, se già adesso non funzionano o hanno difficoltà di organico, in vista di una riforma, soprattutto se legata al reddito di cittadinanza, rischiamo il caos”.
In merito alla situazione politica ed alla crisi all'interno della giunta comunale della città di Como Stefano Rognoni - segretario del Circolo cittadino di Rifondazione Comunista - ha dichiarato:
«La giunta incapace è in fibrillazione e la maggioranza non trova di meglio che sfogarsi sugli stranieri.La scena dei consiglieri leghisti che insultano gli stranieri non rende giustizia alla nostra città. Eppure dovremmo conoscere le discriminazioni verso gli stranieri dal momento che la vicina Svizzera rispolvera l'immagine degli italiani "ratti" che rubano il formaggio elvetico.
La maggioranza, che si sta sgretolando con le dimissioni degli assessori forzisti, farebbe meglio a provare a governare la città invece che fare campagna elettorale.
Ad oggi, infatti, l'unico risultato raggiunto dall'amministrazione è stata la meschina figura rimediata con l'esternalizzazione della refezione scolastica.
“Il patrocinio di Regione Lombardia a un evento di parte è inopportuno perché non offre un segnale di rispetto e accoglienza per tutte le legittime diversità. Le differenze tra esseri umani e il reciproco rispetto sono valori che la Lombardia deve promuovere attivamente.
La regione rappresenta tutti i lombardi, dalla famiglia tradizionale alle nuove famiglie ai single, con figli indipendentemente da condizioni personali come razza, cultura, credo o orientamento sessuale.
I diritti civili sono conquiste di civiltà e nel 2018 nessuno può pensare di fare passi indietro su questo terreno. Tutte le famiglie hanno pari dignità e meritano il patrocinio”, così Monica Forte, consigliera regionale del M5S Lombardia, sul patrocinio regionale all’iniziativa del Family day nella sede istituzionale del Consiglio regionale della Lombardia.
La Commissione regionale Affari Istituzionali ha approvato la proposta di legge del M5S Lombardia che conferma il taglio dei vitalizi agli ex consiglieri regionali. Nella seduta del 27 e del 28 novembre prossimo il provvedimento sarà votato dal Consiglio regionale.
Dario Violi, consigliere regionale del M5S Lombardia, dichiara: “E’ un passo avanti importante, oggi è una bella giornata per il taglio dei costi alla politica e per il taglio dei privilegi. Tutti i gruppi politici hanno votato a favore del nostro provvedimento a dimostrazione della bontà delle nostre proposte che riportano i valori della buona politica e la voce dei cittadini nelle Istituzioni.
Il nostro obiettivo è stato, e continua ad essere, riportare la politica alla realtà da un lato, e tagliare gli sprechi dall'altro.
Risparmieremo 700 mila euro all’anno, 3 milioni e mezzo di euro nella legislatura. Li investiremo in borse di studio e opportunità di lavoro per neolaureati, in servizi e sviluppo nell’interesse esclusivo dei lombardi. Non finiranno a qualche ex politico che ha versato poco o nulla nelle casse della regione e si è riempito le tasche per anni”.
“Grazie al Governo del Pd in provincia di Como sono arrivati quasi 8 milioni e mezzo di euro per l’edilizia scolastica, destinati a cinque Comuni e a due scuole gestite dalla Provincia”, lo dice Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, spiegando come è avvenuta la ripartizione.
“Si tratta dei bandi che Regione Lombardia ha indetto a seguito dei cosiddetti mutui Bei, ovvero quelli destinati a interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico degli edifici scolastici – spiega il consigliere Pd –. Ma alla base dell’Avviso finalizzato alla redazione del piano triennale regionale 2018-2020 per interventi di edilizia scolastica vi è la legge 13 luglio 2015, n. 107, sulla ‘Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti’, più nota come Buona scuola, e in particolare il comma 160 dell’art. 1. Quindi, stiamo parlando di un provvedimento deciso in pieno Governo Renzi”.
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