L’ultimo libro di Giuliana Sgrena “Manifesto per la verità” indaga i meccanismi di una informazione manipolata, smascherando
le falsità che ci vengono quotidianamente propinate.
Arci Lombardia promuove la presentazione del libro come contributo
per ricostruire una libertà di pensiero e di scelta. A partire dagli stessi operatori dell’informazione. Celeste Grossi dialogherà con l'autrice lunedì 21 ottobre alle 18,15 nel salone della Cna in viale Innocenzo XI 70 a Como.
Per papa Francesco Eva è stata vittima di una fake news uscita
dalla bocca del serpente. A quanto pare, da allora le bufale non hanno smesso di rovinare le donne, visto che ancora oggi se una ha subito molestie si scrive che ci ha fatto carriera, mentre se uno ammazza la moglie per i giornali ha agito in preda a una rabbia momentanea.
Ma le vittime di questi abusi dell’informazione non sono solo i corpi delle donne: quando si parla di migranti la verità si inabissa in
fondo al mare, come un cadavere affogato. Per non dire delle notizie che giungono dai fronti di guerra, brandelli distorti dei fatti, piegati e manipolati secondo il tornaconto dei governi.
Dopo l’inchiesta che ha portato a scoprire un traffico illecito di rifiuti e un sito di stoccaggio anche a Como, interviene Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd: “Dobbiamo prevenire questi fenomeni – dice –. E il modo più efficace è con l’istituzione del Nucleo ambiente sull’esempio della Prefettura di Pavia dove i risultati si sono già visti”.
Il Partito democratico lombardo ha già intrapreso azioni in questo senso. “Voglio ricordare che a metà gennaio il consiglio regionale ha approvato una risoluzione, che era il risultato di un gruppo di lavoro richiesto da noi del Pd dopo gli incendi che avevano interessato Pavia, che impegnava la Giunta regionale a promuovere con le Prefetture protocolli istitutivi dei nuclei ambiente, presieduti dai relativi Prefetti, con l’obiettivo di diffondere l’esperienza avviata in via sperimentale in quella provincia, che ha portato all'introduzione di controlli speditivi su impianti autorizzati e potenziali siti di stoccaggio irregolare di rifiuti, con il coordinamento di tutte le forze dell’ordine”, fa presente Orsenigo.
Alla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen - All’Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell - Al Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli - Al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte - Al Ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio - Alla Presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati - Al Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico
Viviamo con angoscia queste ore nelle quali si sta minacciosamente aggravando la situazione al confine tra Turchia e Siria, una regione già funestata da una guerra cruenta di molti anni che ha prodotto innumerevoli vittime, soprattutto tra i civili.
A seguito delle improvvide dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump - che annunciavano il ritiro delle truppe americane dai quei territori, anche se oggi smentite - il Presidente della Turchia Recep Tayyip Erdoğan ha dato avvio ai bombardamenti e all’avanzata dell’esercito nelle zone storicamente abitate dalle popolazioni curde, con le quali lo Stato Turco ha ormai da diversi decenni un rapporto più che conflittuale.
L’esercito formato interamente da donne e uomini di etnia curda è stato negli ultimi anni alleato delle forze occidentali e protagonista nel respingimento dell’avanzata dell’Isis, per la cui causa ha pagato un ingente prezzo di sangue.
Più di 200 alunni dell’istituto Tibaldi di Cantù in visita allo “Zoc del Peric”, accompagnati dai membri del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”.È quanto organizzato nei giorni scorsi, quando le classi quinte della scuola primaria e le classi prime della scuola secondaria di 1° grado dell'Istituto Comprensivo Cantù 1 - Tibaldi, nell'ambito del progetto accoglienza per il passaggio dalla scuola primaria a quella secondaria, hanno visitato la zona umida detta in dialetto “Zoc del Peric” (letteralmente "Fosso del Perego" - dal nome dei conti Perego), un’area importante per la biodiversità ambientale e faunistica. Infatti nella zona umida vivono molte specie di anfibi: rane, tritoni e la Rana di Lataste, che è un po’ il simbolo essendo endemica e presente solo nella fascia pedemontana dell'Italia settentrionale. È anche un vitale rifugio per parecchi uccelli (nell’area dello Zoc ne sono state censite più di cento specie), sia di passo sia stanziali, oltre ad essere uno degli ultimi polmoni verdi in un territorio particolarmente antropizzato.
La cronaca giudiziaria di questi giorni palesa uno scenario inquietante nel comasco.
Un pezzo dell’economia del territorio è coinvolta in inchieste su evasione fiscale e smaltimento illecito di rifiuti: le ricadute più gravose cadono sulle spalle dei lavoratori, l’anello debole di questa catena, vittime inconsapevoli di operazioni imprenditoriali illecite, contributi non versati e condizioni occupazionali precarie.
Emblematico l’ultima inchiesta riguardante la creazione di false cooperative, con lo scopo di godere di regimi fiscali e normativi più vantaggiosi per poi pilotarne i fallimenti e abbandonare i lavoratori al proprio destino. Restiamo sgomenti nell’apprendere che dietro al sottra
Milioni di ragazzi scendono in piazza per la Terra. In ogni parte del mondo si manifesta contro i cambiamenti climatici generati dalle attività umane inquinanti. Industrie, trasporti, riscaldamento domestico generano una gran quantità di CO2 che creando l’effetto serra contribuisce a sciogliere i ghiacci ed aumentare la temperatura globale sul pianeta. Si parla di clima. Si parla dei rapporti degli scienziati, i climatologi, soprattutto e si inneggia ad essi affinché i governanti li ascoltino ed invertano la tendenza a generare questa enorme, immane quantità di CO2 che minaccia la sopravvivenza della nostra e delle altre specie sul pianeta. Una ragazzina svedese, Greta Thunberg, è diventata icona di queste proteste che si sono definite Friday for Future, in breve FFF.
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