Il comune di Lomazzo ha aderito al tavolo di confronto per approfondire la proposta di creazione di un ambito di salvaguardia per la piana agricola che si estende da Lomazzo a Cislago, ovvero a congiungere il Parco Lura con il Parco Pineta.
Il comune di Lomazzo ha aderito al tavolo di confronto per approfondire la proposta di creazione di un ambito di salvaguardia per la piana agricola che si estende da Lomazzo a Cislago, ovvero a congiungere il Parco Lura con il Parco Pineta.
La Fp Cgil, la Cisl Fp, la Uil Fpl e la rsu del nido comunale di Lomazzo
contestano la decisione dell’attuale amministrazione comunale di non procedere
con l’assunzione di un educatore per il servizio nido comunale, nonostante il
concorso effettuato nella primavera del 2019.
“A seguito del comunicato stampa della CISL FP dei Laghi sulla fusione della casa di riposo di Lomazzo con quella di Bregnano condividiamo anche noi le preoccupazioni per le ricadute che tale operazione può generare anche nei confronti dei lavoratori e dell’indotto. Ci associamo alle richieste del sindacato di maggiori garanzie sulla correttezza e trasparenza dell’operazione al fine di tutelare sia gli utenti che chi lavora nelle due case di riposo”, così Raffaele Erba, consigliere regionale del M5S Lombardia.
Dichiarazione di Marco Fumagalli e Raffaele Erba, consiglieri regionali del M5S Lombardia. “E’ compito di Regione Lombardia valutare che la fusione tra la casa di riposo di Lomazzo e Bregnano avvenga nel rispetto della Legge e senza che tale atto sia fonte di danno per la casa di riposo di Lomazzo o degli enti locali che conferiscono un immobile in una nuova fondazione senza aver risolto i problemi che hanno determinato 3,5 milioni di euro di perdite a Bregnano e un patrimonio negativo di 1,5 milioni di euro. Regione deve anche accertare se ci sono responsabilità in questa vicenda di sperpero di denaro pubblico. Alla perdita del capitale di dotazione deve corrispondere la misura dell’estinzione della Fondazione. La fusione si pone in ottica elusiva e fonte di danno e responsabilità per non aver accertato le cause delle perdite. Regione Lombardia ha affrontato la questione con troppa leggerezza. Da tempo la Fondazione Bregnano era in difficoltà e Regione doveva intervenire con il commissariamento appena accertata la perdita dell’intero capitale di dotazione. Invece si è scelto la “scorciatoia” della fusione con una serie di punti interrogativi sulla correttezza della procedura. Regione si è presa del tempo per fare le opportune valutazioni prima di riconoscere la personalità giuridica della nuova Fondazione. Sarà mia cura richiedere tutta la documentazione per capire se tutti gli atti sono stati correttamente istruiti ed eventuali responsabilità adeguatamente perseguite”.