Mammi' (M5S Lombardia) - "La vaccinazione degli universitari, secondo Letizia Moratti, doveva avvenire in assoluta autonomia, cioè il comparto universitario si sarebbe dovuto organizzare senza pesare sul Sistema Sanitario Regionale. Ed ecco che, invece, oggi si scopre che sia l'organizzazione che la supervisione resta a carico del SSR, in particolare del Pio Albergo Trivulzio che, oltre a dedicare posti a disposizione per gli universitari, avrebbe addirittura predisposto una piattaforma informatica dedicata.
Le minoranze unite hanno firmato un'interrogazione per conoscere costi, contratti bandi e gare della società ARIA SpA, di fatto il braccio operativo di Regione Lombardia, dopo l'ennesimo errore compiuto ieri, ai danni dei cittadini lombardi, con l'invio sbagliato di sms per l'esecuzione dei vaccini all'ospedale Niguarda. Gregorio Mammì (M5S Lombardia): “Abbiamo deciso di vederci chiaro in una Regione che si sta distinguendo per scelte sbagliate, ritardi e disservizi, non accettiamo lo scaricabarile della politica verso i tecnici.
Raffaele Erba, consigliere regionale, MoVimento 5 Stelle: "Un passo indietro inevitabile e conseguente all'impennata dei dati dei contagi registrati nelle ultime settimane. Le chiusure imposte dal peggioramento della curva epidemiologica causeranno danni non soltanto al tessuto economico-produttivo ma anche alle famiglie, alle prese con l'emergenza di gestione dei figli causata dalla chiusura delle scuole.
Erba (M5S Lombardia) - La Giunta di Regione Lombardia ha annunciato la volontà di voler attivare la somministrazione delle dosi vaccinali all'interno delle aziende a fianco delle campagna di massa già programmata. L'obiettivo del protocollo, siglato da Palazzo Pirelli con Confindustria Lombardia, Confapi e Associazione Nazionale Medici D'Azienda, sarebbe quello di garantire le vaccinazioni dei dipendenti delle aziende stesse.
Partito della Rifondazione Comunista Lombardia - Noi sappiamo di chi è la responsabilità sulla mancata zona rossa in bassa Val Seriana. Sappiamo chi incitava, in una incredibile campagna pubblicitaria, la produzione a correre a non fermarsi. Sappiamo chi continuava a far fare ai dipendenti avanti e indietro nelle le aree contaminate dal Covid. Sappiamo chi non voleva fermare la produzione nelle aziende anche quando le bare venivano portate via con i camion militari.
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