E’ nata LA STELLA, il nuovo CD natalizio del gruppo D’Altrocanto, frutto di una ricerca sulle musiche e i canti popolari italiani ed europei. Il CD è stato prodotto da Stringhe Colorate nell’ambito del progetto sull’Arte solidale (sostenuto dalla Fondazione comasca).
Il lancio ufficiale avverrà il giorno 2 dicembre alle ore 20.30 presso il centro culturale Carducci, in via Cavallotti 7 a Como.
DATE PROGRAMMATE:
Venerdì 2 dicembre, ore 20.30 - Associazione Carducci, via Cavallotti, Como (lancio)
Domenica 4 dicembre, ore 16.30 - Associazione Carducci, via Cavallotti, Como
Giovedì 8 dicembre, ore 17.30 - Libreria Colombre, via Plinio, Erba
Sabato 17 dicembre, ore 21.00 - Teatro parrocchiale Sant’Andrea, Brunate
Giovedì 22 dicembre, ore 17.00- Teatro Sociale OSC Via Maspoli, Mendrisio (Ticino-CH)
Dalle parole scritte nel book del CD si evince la filosofia e i contenuti di questo progetto di cultura musicale:
Dieci anni dopo il nostro primo CD dedicato al Natale (“Tre noci e un mandarino”, 2001) abbiamo voluto rituffarci nello sterminato archivio di brani tradizionali, strumentali e cantati, dedicati a quella narrazione, a quella festa, a quel particolare momento dell’anno che da duemila anni scandisce la vita religiosa, ma anche le abitudini e le culture di intere popolazioni, in Europa ed in gran parte del mondo.
Il Canto della Stella
Noi siamo i tre re, venuti dall’Oriente e ad adorar Gesù … E or noi ce ne andiam … e ai nostri paesi da cui venuti siam … parole semplici, che indicano come l’avvicinarsi alla nascita di Gesù comporta un itinerario, un viaggio, un attraversamento di più territori, situazioni, culture, che richiedono una disponibilità alla sosta e alla condivisione con genti inizialmente altre. Un avvicinamento che non può essere inteso solo come atto individuale: assume necessariamente una dimensione collettiva, un unirsi che arricchisce e rafforza la dimensione interiore. Così, anche il ritorno ai nostri paesi avviene solo dopo tale esperienza di incontro e grazie ad essa; non hanno senso ripiegamenti, chiusure in se stessi, né il ritenersi gli unici depositari della vera fede.
Da parte nostra, per essere coerenti con questa rappresentazione del Natale abbiamo voluto attraversare idealmente più territori: regioni della Francia, della Germania, del nord e sud Italia; abbiamo altresì cercato di mostrare come è proprio l’eterogeneità dei fatti musicali che aiuta a comporre un risultato unitario.
Tra opulenza e pancia vuota
Abbiamo poi inserito la lettura di Noël des ramasseurs de neige di J. Prevert perché ci è sembrato irrinunciabile un pensiero, un riferimento alla quotidianità di tutti coloro che, in occasione del Natale, restano ai margini del bailamme generale – peraltro sempre più stressante ed insensato - dei preparativi, degli acquisti, dei cenoni; abbiamo voluto farlo, però, evitando toni predicatori e pesanti, ritenendo molto più appropriata l’ironia amara degli Spalatori di neve di un grande poeta che, in Italia, oramai pochi conoscono e ricordano.
Una presenza augurale
Un’ultima considerazione riguarda O Heiland, reiß die Himmel auf – un seicentesco canto dell’Avvento ancora molto eseguito in Germania. Nel CD viene proposto sia dal nostro gruppo sia dalle giovani figlie di Sandro, Marta e Teresa, che con noi condividono la passione per la musica popolare. Si tratta di una presenza augurale, per esprimere la speranza che le future generazioni non lascino cadere nell’oblio i sedimenti musicali di una tradizione così importante.
1. Les trois anges / Mettons notre habit le plus beau
(1° brano trad. Borbonese; 2° brano trad. Orleanese)
2. Natale degli spalatori di neve
(Noël des ramasseurs de neige di J. Prevert, 1955 – Ediz. Ital. Newton Compton, Roma 1971, a cura di B. Cagli. Musica di F. Carpi, da colonna sonora di “Pinocchio” di L. Comencini, 1972)
3. O Heiland, reiß die Himmel auf (versione 1)
(brano trad. Germania, prima ediz. Würzburg 1622)
4. L’angelin
(filastrocca trad. di Livo, alto lago di Como; musica D'Altrocanto)
5. Noël
(trad. Francia Centrale)
6. Il est né le Divin Enfant / Danza in re
(1° brano trad. Lorena, prima ediz. Sant Dié 1874 / 2° brano danza trad. Italia)
7. Quanno nascette ninno
(trad. Campania, attribuito ad Alfonso de’ Liguori, poi divenuto “Tu scendi dalle stelle”)
8. Vecchia Strina
(Salvatore Meccio, 2000 - gruppo popolare “Tammorra” - Sicilia)
9. Ninna nanna
(strumentale D'Altrocanto)
10. Su Pizzineddu
(trad. Sardegna)
11. La Stella
(trad. di Premana, prov. Lecco)
12. O Heiland, reiß die Himmel auf (versione 2)
FORMAZIONE
Cristina Bossi, canto
Franco Dell’Olio, strumenti a plettro
Enrico Ferioli, flauti, baghét e canto
Giorgio Lavatelli, canto
Massimiliano Lepratti, violino e canto
Franco Pandolfo, contrabbasso, basso tuba, basso elettrico
Sandro Tangredi, canto, chitarra e percussioni
Tilde Tognocchi, canto
Bruno Venturini, organetto diatonico
La seconda versione di O Heiland, reiß die Himmel auf è stata eseguita da:
Teresa Tangredi, chitarra
Marta Tangredi, tromba