MI RENDO CONTO CHE IN MOMENTI DRAMMATICI COME QUESTO...TERREMOTI...SITUAZIONI DIFFICOLTOSE SU OGNI FRONTE SOCIALE, LA MIA RICHIESTA POTRA’ APPARIRE FUORI LUOGO MA CI TROVIAMO
A DOVER AFFRONTARE UN DIFFICILE MOMENTO CHE METTE IN SERIA DIFFICOLTA’ IL LAVORO ARTISTICO E CULTURALE SVOLTO IN 25 ANNI. GRAZIE SE LEGGETE
Miriana Ronchetti www.teatroarte.it
Il file“Solidarietà a teatro arte” contiene una lettera che invio alle persone, agli amici, a quanti conoscono teatro arte orizzonti inclinati e le persone che ne fanno parte.
Prendo spunto dagli amici del Teatro Valle di ROMA, teatro occupato, nell’esprimere che:...
LA NOSTRA RICHIESTA-PROTESTA VUOLE ESSERE CONTAGIOSA, MA AL DI LA DELL’AIUTO ECONOMICO CHE VORRETE DARE, VUOLE ARRIVARE A TUTTI QUELLI CHE HANNO QUALCOSA DA DIFENDERE, NON SOLO IN TEATRO. A QUELLI CHE CON ARTE INTENDONO LA VITA.
NOI ARTISTI CHE DA ANNI OPERIAMO SUL TERRITORIO NON CI VEDIAMO RICONOSCIUTO NESSUN DIRITTO .
SIAMO TRATTATI IN MANIERA UMILIANTE. PER QUESTO VORREI COSTITUIRE UNA CONSULTA DEGLI ARTISTI COMASCHI .
NON ABBIAMO TEATRI
E QUELLI CHE ESISTONO SONO “INAFFITTABILI” ,HANNO COSTI IMPROPONIBILI ! IL RESTO E’ SILENZIO!!!!
GRAZIE A CHI VORRA’ CONTRIBUIRE ALLA CAMPAGNA SOLIDARIETA’ DI TEATRO ARTE ORIZZONTI INCLINATI
...perché la questione di difficoltà di teatro arte non è l’unico motivo per cui siamo qui. Il sistema culturale italiano è in uno stato di continua emergenza, gravato dai continui tagli non solo alla cultura, ma alla scuola, all’università e alla ricerca e dall’assenza di un progetto politico che miri ad impegnarsi nell’attuazione di riforme che portino a soluzioni efficaci e definitive.
* Teatri, cinema, musei, produzioni rischiano ogni giorno la chiusura. Il pensiero libero e indipendente è a rischio e quindi sono a rischio le fondamenta di una società che possa dirsi civile.
* Perché le lavoratrici e i lavoratori del mondo dello spettacolo e dell’arte non hanno garanzie sui propri diritti. Non esiste alcun sistema di welfare che tuteli i tempi di non lavoro, i tempi della ricerca, della creazione, della formazione permanente. I tempi della lentezza e dell’errore.
* Perché il nostro lavoro creativo ed immateriale produce ricchezza materiale e questa ricchezza non viene redistribuita né in termini di finanziamento né in termini di reddito. Ed è il diritto al reddito garantito che ci salva dal ricatto e tutela l’autonomia artistica e intellettuale.
* Perché come artisti, operatori della cultura, maestranze, lavoratori e lavoratrici dello spettacolo e della cultura auto-organizzati non ci sentiamo più rappresentati da nessuno. Vogliamo essere protagonisti del nostro presente e costruire il futuro che desideriamo.
* Perché la filosofia del male minore non ci basta più. Invochiamo una rivolta culturale, …e che sia contagiosa! http://www.teatrovalleoccupato.it/chi-siamo . www.teatroarte.it