vita indipendente contro ogni discriminazione: questo è lo slogan con il quale il Comitato lombardo per la Vita Indipendente delle persone con disabilità aderisce alla manifestazione indetta dalla Ledha che si terrà mercoledì 13 giugno alle ore 11,00 in piazza Duca d'Aosta per dire no ai tagli e Sì alla vita indipendente e all'inclusione nella società.
Accanto alle richieste formulate dalla Ledha rivolte al Governo, alla Regione e ai Comuni il Comitato lombardo per la Vita Indipendente delle persone con disabilità esprime il suo totale dissenso riguardo alla scelta della Regione Lombardia di persistere nell'assicurare contributi economici mensili esclusivamente ad alcune patologie invalidanti escludendone altre altrettanto gravose: molte, ancora troppe persone con disabilità sono costrette a vivere in istituti o a carico della famiglia, supportate, quando va bene, con qualche ora di assistenza domiciliare fornita da cooperative. Ma anche fra coloro che hanno avuto la fortuna (ma ricordiamoci che è un diritto per la Costituzione italiana e per la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità) di usufruire dei finanziamenti per la Vita Indipendente siamo a conoscenza di persone, affette da patologie rare e complesse, necessitanti di assistenza personale, che da mesi ormai vivono di prestiti e di elemosine per assicurare a fine mese lo stipendio all'assistente personale.
Nonostante ciò Governo, Regione Lombardia e Comuni trovano equo chiedere alle persone con disabilità di compartecipare alle spese per il superamento della disabilità, come se i contributi assegnati a tale scopo fossero privilegi.
Le persone con disabilità sono già sufficientemente discriminate nella società lombarda senza bisogno di aggiungere ulteriori discriminazioni.
Il 13 giugno sarà anche l'occasione per far conoscere ai presenti la petizione che il Comitato lombardo per la Vita Indipendente delle persone con disabilità rivolgerà all'Amministrazione regionale lombarda per chiedere di:
- raddoppiare ed allargare fin da subito ad altre patologie gravemente invalidanti le quote di contributo mensile destinate alle malattie del motoneurone (sla, sma ecc.) rimediando così alla scelta sciagurata di favorire alcune disfunzioni ignorandone altre, scegliendo di investire nel welfare, ambito capace di traghettare fuori dalla crisi un'intera società perché in grado di dare lavoro e di garantire diritti e uguaglianza.
- istituire a breve un tavolo di studio intorno a una legge per garantire il diritto alla Vita Indipendente alle persone con disabilità che ne facciano richiesta per garantire ad esse finanziamenti indiretti (cioè assegnati direttamente a loro) allo scopo di assumere assistenti personali di loro scelta.
7 giugno 2012