27.11.2009
700 persone a pregare in un parcheggio: la città sta perdendo la sua caratteristica di accoglienza.
Spiace per una città come Como, vedere 700 persone appartenenti alla Comunità Musulmana che da anni vivono sul territorio, costretti a celebrare la loro festa più importante, la Festa del sacrificio, al freddo in un parcheggio di via Muggiò quasi nascosti agli occhi della città, provocando inoltre problemi viabilistici e problemi per la non disponibilità del parcheggio.
Queste persone che da anni vivono, lavorano, vanno nelle nostre scuole, giocano con i nostri ragazzi, avrebbero meritato per questa festa, uno spazio più consono al coperto.
Noi di PACO - Progetto per Amministrare Como, abbiamo provato un profondo imbarazzo nel vedere queste persone relegate in un luogo assolutamente inadatto.
Da anni c’è a Como una campagna mediatica che propone diffidenza e paura nei confronti dei migranti, specialmente per quelli di religione islamica.
PACO non ha paura di affrontare il confronto con diverse culture, religioni e tradizioni, respingendo qualsiasi elemento di chiusura, di incomprensione e di razzismo.
Avremmo auspicato che chi amministra questa città, sollecitata magari dalle altre autorità religiose, avesse assunto un atteggiamento e dei provvedimenti più favorevoli al dialogo e all’integrazione, autorizzando la comunità musulmana all’uso di un luogo pubblico ben più adatto alla preghiera.
Luoghi e strutture non mancano nella nostra città, manca purtroppo l’attenzione, il rispetto per i sentimenti religiosi di persone di altre fedi che comunque da anni sono appartenenti alla nostra città e molti sono anche cittadini italiani.
Auspicando che questa sia l’ultima brutta figura della nostra città, chiediamo che l'amministrazione comunale si impegni a trovare una sistemazione più consona all’esigenza di questo gruppo di persone.
Per PACO – Progetto per Amministrare Como Luigino Nessi, portavoce incaricato dei rapporti sociali