PUSIANO/ROGENO - “Meno infrastrutture per il turismo, più tutela ambientale”. E’ questa la reiterata richiesta delle nostre due associazioni ambientaliste a fronte delle ultime notizie che vedono per protagonista le sorti del lago di Pusiano.
Nelle ultime settimane si è letto sulla stampa di nuovi protocolli e progetti per la promozione turistica del lago di Pusiano, come ad esempio dell’“ennesimo piano di rilancio turistico per il territorio erbese” cioè il progetto “cultura e natura per un turismo sostenibile”. Questo piano è stato criticato da alcuni membri che aderiscono a “Green Lands”. A loro volta questi progetti si sovrappongono alla “Conferenza Permanente del lago” composta dai sette comuni rivieraschi, dal Parco Valle Lambro e dall’Autorità di Bacino del Lario e Laghi Minori. Il tutto assomiglia a un “assalto” ai finanziamenti, dove gli stessi enti si ritrovano paradossalmente in progetti diversi e in competizione tra loro.
Si è discusso anche di alcune nuove opere che interessano il lago, come ad esempio i nuovi lavori al pontile di attracco a Casletto di Rogeno, che ha comportato addirittura il dragaggio del fondo del lago!
E poi ancora si parla di un progetto in località Comarcia, che prevede interventi di recupero ambientale, realizzazione di strutture per la fruizione e per lo sviluppo e la ricerca ittica.
E infine a proposito del Lido di Moiana, leggiamo che “qui ci sarà una spiaggia dove prendere il sole, poi canoe, pedalò e tutti i servizi legati al lago”.
Tutto questo senza dimenticare la pessima vicenda ancora aperta della Casa dei Pescatori a Pusiano, o le “battaglie navali” dell’anno scorso, o le piattaforme galleggianti, le 28 postazioni di pesca con alcune di esse in zona di tutela faunistica.
Le nostre associazioni sono allarmate da questi nuovi progetti. Secondo noi la priorità per il lago di Pusiano NON è lo sviluppo turistico, bensì la TUTELA AMBIENTALE. Infatti il lago di Pusiano, piaccia o non piaccia, è un’area naturalistica protetta (SIC, ovvero Sito di Importanza Comunitaria), la cui missione principale è la tutela delle risorse naturali e non la vendita di servizi turistici come, purtroppo, pare stia avvenendo. Un SIC è un’area tutelata da direttive comunitarie e nasce per il mantenimento della biodiversità.
Il Piano di Gestione del SIC, redatto dal Parco Valle Lambro, ha individuato due zone speciali di tutela faunistica che corrispondono alle aree di canneto in località Comarcia e al Cavo Diotti, zone che saranno interessate dalle nuove attività turistiche.
Secondo noi, un Sito d’Interesse Comunitario, come il Lago di Pusiano, non può diventare ed essere gestito come una qualsiasi spiaggia balneare!
Nella "Petizione per un turismo sostenibile nel SIC Lago di Pusiano", presentata da 5 associazioni e sottoscritta da centinaia di cittadini, si chiedeva alle Istituzioni preposte (in primis ai Comuni rivieraschi e al Parco Valle Lambro) una maggior tutela dei valori ambientali del bacino del lago di Pusiano, ma anche di limitare alcune attività turistiche che, seppur autorizzate, risultano in contrasto con lo stesso Piano di Gestione del SIC. Scopo della petizione era la richiesta di tutelare in maniera più attenta lo specchio d’acqua attraverso una regolamentazione più rigorosa delle attività turistiche insediate o insediabili.
Il Parco Valle Lambro, gestore dell’area protetta, dovrebbe essere il garante tra la conservazione degli habitat e delle specie faunistiche e vegetali, e l'uso sostenibile del territorio; ma noi riteniamo che, ad oggi, la sua azione non sia efficace. Non ci rimane che allertare nuovamente la Direzione dell’Ambiente di Regione Lombardia, stiamo valutando di rivolgerci al Ministero dell’Ambiente se non addirittura alla Direzione Generale Ambiente della Commissione europea.
Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”
Canoa Club Bosisio
10 febbraio 2017