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Si è tenuto lunedì sera, in Prefettura, a Como, l’incontro con il Viceministro all’Economia Antonio Misiani, i rappresentanti sindacali e una delegazione dei cittadini di Campione d’Italia, per parlare del lavoro svolto dai tavoli interministeriali per risolvere i problemi quotidiani cui l’exclave deve far fronte dopo il fallimento del casinò che ha trascinato con sé anche il Comune. Dal confronto è emerso quanto siano determinanti i 5,5 milioni di euro che il Governo ha stanziato per Campione d’Italia e che verranno utilizzati per garantire i servizi essenziali.

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La recente scelta da parte del Consiglio di Stato ticinese, all'unanimità delle forze politiche, di trattenere 3,8 degli 84 milioni di franchi dai ristorni dei frontalieri (calcolati come il 38.8% delle tasse versate alla fonte nelle retribuzioni svizzere dai nostri 74.000 connazionali), per ripianare il debito per prestazioni e servizi per le note vicende di Campione d'Italia a beneficio di Enti pubblici e non cantonali, è sorprendente. Per questa via, sostiene la CGIL, si legittima l'uso improprio di un fondo destinato ai 361 Comuni e Province della fascia di frontiera a beneficio degli investimenti, vitali per molte di quelle comunità.Sorprendono in proposito le timide reazioni della politica lombarda che perlopiù evoca lo scampato pericolo del blocco totale dei ristorni come invece richiesto dalla lega ticinese, confermando che la posta in gioco va ben oltre la querelle di Campione."Non è difficile - sostiene Giuseppe Augurusa, responsabile nazionale dei lavoratori frontalieri - vedere ancora una volta nell'azione del Parlamento Ticinese l'ennesimo esplicito segnale d'insofferenza rispetto al contenzioso sulla questione fiscale tra Italia e Svizzera sul lavoro di frontiera che, a tre anni dall'accordo parafato tra le delegazioni, non ha trovato ancora soluzione”.

Campione d’Italia - Orsenigo (PD): “stringiamo i tempi e riuniamo la commissione speciale sul posto”

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“I nostri concittadini stanno aspettando da troppo tempo: interveniamo subito e come prima cosa riuniamo una seduta della Commissione speciale rapporti tra Lombardia e Confederazione elvetica direttamente a Campione d’Italia per far sentire loro che gli siamo vicini e ascoltarli”, è questa la proposta di Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd e segretario della stessa Commissione, dopo la decisione di rinviare la discussione della mozione sul caso dell’exclave italiana in Canton Ticino. L’atto doveva essere affrontato e votato questo pomeriggio, in consiglio regionale, ma la Lega ha proposto di rimandare l’argomento, anche in considerazione delle ultime novità e della recente nomina del commissario straordinario. “Ho dato il mio assenso, ma ho anche ribadito più e più volte che i tempi stringono e dobbiamo intervenire con urgenza – fa sapere Orsenigo, anch’egli firmatario della mozione proposta da Fi –. Ho ricordato che i cittadini campionesi erano fuori da Palazzo Pirelli a protestare a luglio scorso: sono passati 7 mesi. Inoltre, pochi giorni fa, allo sciopero indetto a Campione, c’eravamo anche noi del Pd, assieme al presidente del consiglio regionale Fermi, per ribadire che questi sono nostri concittadini, italiani, lombardi, comaschi. E che i loro figli non possono andare a scuola perché non ci sono le risorse per il riscaldamento delle aule. Quindi, queste persone, queste famiglie meritano un’attenzione particolare perché stanno vivendo un momento davvero difficile”.

[M5s] Currò, Campione d'Italia

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"In questi giorni, assieme al collega Niccolò Invidia, stiamo depositando nel Decreto Concretezza l'emendamento per la ripartenza di Campione; emendamento che avevamo già presentato nel Decreto Semplificazioni, e che propone di modificare la pianta organica dei lavoratori comunali di Campione d'Italia. Una pianta organica che a nostro avviso deve essere congrua rispetto ai servizi erogati, precisando ovviamente che non sarà pari a quella precedente. Con riferimento ai servizi comunali, malgrado il buon lavoro svolto con i colleghi della Lega, chiediamo a Matteo Salvini, Ministro competente per materia, di provvedere il prima possibile ad un nuovo stanziamento, sbloccando i fondi necessari per la sopravvivenza del Comune.
Rispetto alla riapertura del Casinò, abbiamo già ribadito in precedenza, che la nomina del commissario straordinario spetta al Ministero dell’interno, e visto il ritardo, abbiamo depositato un quesito volto a dare una risposta ai cittadini campionesi.
Ovviamente non ci aspettiamo che il Ministro Salvini motivi tale ritardo con l’appello in corso, in quanto il giudizio prescinde da volontà politiche.
I giudici non possono e sono responsabili rispetto al governo del territorio, lo siamo noi e non dobbiamo sottrarci mai alle nostre responsabilità.
Occorre agire al più presto.
Per i campionesi non c'è più tempo!"
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