Como, 9 gennaio 2013
Appello ai candidati
per la presidenza della regione Lombardia
ENIL Italia e il Comitato lombardo per la Vita Indipendente dalle persone con disabilità combattono fin dalle loro origini contro quelle soluzioni segreganti, avvilenti e costose che sono gli istituti (in Lombardia si chiamano RSD). Denunciamo che le famiglie lombarde sono state da molti anni considerate, a dispetto di tanti proclami dell'appena passata Amministrazione regionale, manodopera su cui scaricare il peso dell'assistenza dei loro cari e non un nucleo formato da donne e uomini, cittadini e cittadine con dei diritti individuali. Ribadiamo che qualche ora giornaliera di aiuto da parte di lavoratrici e di lavoratori delle cooperative non risolve i grossi problemi di assistenza di cui sentono la carenza le persone con gravi disabilità e neppure assicura loro i diritti alla libertà, alla sicurezza, alla vita privata, a una loro vita familiare, alla libertà di espressione, di riunione e di associazione.
La regione Lombardia, dopo più di 12 anni di insistenze da parte dei movimenti delle persone con disabilità, ha rifiutato ostinatamente di prendere in considerazione l'unica vera soluzione a tutti i loro problemi, l'unica vera concretizzazione di tutti i loro diritti: il diritto a una Vita Indipendente, diritto sancito dall'articolo 19 della convenzione ONU sulle persone con disabilità, dalla Costituzione italiana e dalla legge 162/98.
Concretamente chiediamo di:
- rivedere o, in ogni caso, raddoppiare ed allargare fin da subito ad altre patologie gravemente invalidanti quanto stabilito per quelle del motoneurone (sla, sma ecc.), rimediando così alla scelta sciagurata di favorire alcune disfunzioni ignorandone altre, investendo nei welfare, ambito capace di traghettare fuori dalla crisi un'intera società perché in grado di dare lavoro e di garantire diritti e uguaglianza.
- istituire a breve un tavolo di studio intorno a una legge per garantire il diritto alla Vita Indipendente delle persone con disabilità che ne facciano richiesta che preveda finanziamenti assegnati alle dirette e ai diretti interessati (le persone con disabilità) per l'assunzione di assistenti personali di propria scelta.
Ida Sala
della Segreteria Operativa
di ENIL Italia