Bilancio, Pollini (M5s): «La lotta alla mafia non è un capitolo di spesa, è un investimento per la crescita della Lombardia, delle sue imprese e dei suoi cittadini onesti. Un concetto che la Giunta Fontana però non condivide, almeno a giudicare dai tagli al bilancio pianificati dal centrodestra
sull’antimafia. In Aula daremo battaglia, se però la maggioranza decidesse di proseguire sulla strada intrapresa, il centrodestra andrebbe a minare alcuni dei fondamenti stessi delle politiche antimafia: i beni confiscati, che rappresentano il presidio tangibile della presenza mafiosa sul territorio lombardo e di come le Istituzioni possano vincerla, e i fondi per le campagne formative contro l'usura e il racket e l'educazione alla legalità che, vorrei ricordare, è una delle quattro competenze della Commissione Speciale.
I tagli sono messi nero su bianco nelle tabelle allegate al bilancio di previsione 2024-2026 ci dicono che il “contributo agli enti locali per il recupero e l’utilizzo a fini sociali o istituzionali dei beni confiscati alla criminalità” passerà dai quasi due milioni di euro spesi nel 2023 a un milione e duecentomila euro previsto per il prossimo anno. Le risorse per i “contributi ai concessionari per il recupero e il riutilizzo ai fini sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata” passeranno dall’attuale stanziamento di 300mila euro ai centomila previsti per il prossimo anno. Azzerati invece, stiamo parlando di circa ottantamila euro, le risorse per “iniziative di comunicazione, informazione e sensibilizzazione per prevenire il fenomeno dell’usura”. Regione Lombardia non prevede nemmeno di rinnovare lo stanziamento di 25mila euro dedicato ai “trasferimenti ad amministrazioni locali per azioni orientate all’educazione e alla legalità”. I tagli non hanno risparmiato nemmeno le vittime della criminalità e della mafia e i “trasferimenti correnti ad amministrazioni centrali per iniziative a sostegno delle vittime della criminalità e della mafia” passano da 140 a 100mila euro, mentre i “trasferimenti correnti ad amministrazioni locali per iniziative a sostegno delle vittime della criminalità e interventi per la prevenzione” calano dai 254mila euro previsti nel 2022 ai 30mila a bilancio per il 2024.
È di soli pochi giorni fa l’ennesimo appello congiunto arrivato dalla Dr.ssa Dolci, sostituto procuratore della DDA di Milano, e dal Prof. Nando Dalla Chiesa, i quali hanno lanciato un allarmante messaggio sulla massiccia e radicata presenza di tutte le cose mafiose nazionali ed estere, in primis la ‘ndrangheta, sul territorio lombardo. Appello che non deve restare inascoltato. Se le cifre dei tagli contenuti nella legge di Bilancio dovessero essere confermate, equivarrebbe ad un messaggio di benvenuto alla mafia».