(Usuelli/Cannabis): SOLIDARIETÀ AL “THE HEMP CLUB” DAL GRUPPO CONSILIARE PIÙ EUROPA/RADICALI IN REGIONE LOMBARDIA. Solidarietà all’Associazione culturale The Hemp Club, raggiunta nel weekend da una perquisizione che ha portato al sequestro di piante di Cannabis, e al suo presidente Raffaello D'Ambrosio, ora indagato per il reato di coltivazione ai fini di spaccio. “Due anni fa ho ricevuto la Tessera di socio onorario dalla Associazione No Profit The Hemp Club, intitolata a Marco Pannella, - racconta Michele Usuelli, medico e consigliere regionale (Più Europa/Radicali) - per il lavoro svolto in consiglio regionale a favore della cannabis terapeutica: in questi anni infatti abbiamo lavorato con i funzionari della DG welfare per produrre (tra gli ultimi in Italia) una delibera regionale che consente di prescrivere a carico del SSR la cannabis come farmaco.” “Pur in ritardo - prosegue Usuelli - la delibera Lombarda ha il pregio di contenere la lista più estensiva di patologie per cui si possa ricorrere a tale medicamento. Purtroppo la scarsità della disponibilità del farmaco e il numero ridottissimo dei medici prescrittori continua a rendere un percorso ad ostacoli la vita dei pazienti. Perciò ho portato in aula una mozione, approvata alla unanimità che impegna la giunta a richiedere la disponibilità al governo di produrre cannabis come farmaco in regione Lombardia. Tale impegno ad oggi, risulta del tutto disatteso.” “Per tali gravi lacune sono necessarie le azioni come quella di Hemp Club, che non hanno forse tutti i crismi delle disobbedienze civili Gandhiane, mancando la autodenuncia, ma restano civili e coraggiose azioni per la ricerca disinteressata del bene delle persone e delle idee in cui si crede. - afferma ancora il consigliere - L'Hemp Club non si è mai nascosto e il suo presidente Raffaello D’ambrosio, ha recentemente ben descritto le iniziative e finalità in diretta su Radio Radicale durante il suo intervento agli Stati generali della cannabis a Milano: 1) aiutare i soci, pazienti a ricevere una consulenza medica con ricetta bianca e visita a prezzi calmierati (anche in telemedicina) per ottenere una prescrizione medica; 2) aiutare i soci/pazienti nel difficile processo di reperimento del farmaco lavorando in rete con le poche farmacie che ne sono fornite; 3) il socio ha la possibilità di tenere a dimora in sede 1 piantina, coltivata professionalmente e con cui abbattono il costo del farmaco del 50% circa rispetto all’acquisto in farmacia per i soci.” “Ci auguriamo che l’eventuale approfondimento giudiziario, porti ad un mattoncino di verità in più per una battaglia in cui il parlamento è fermo e sordo.” - conclude Usuelli.