Marco Fumagalli (M5S Lombardia: «Dal momento che i contenuti della (non)riforma sono in perfetta continuità con il modello della sanità regionale pensato da Formigoni e portato avanti da Maroni, ho provato a vestire i panni del Celeste per tentare di comprendere come si possa continuare a promuovere un modello in cui nel rapporto fra pubblico e privato, a eguali diritti non corrispondono uguali doveri.
Il rapporto pubblico privato è da sempre fonte di discussione in Lombardia: chi parla di eccellenza e chi parla di fonte inesauribile di scandali. Per meglio capire di cosa stiamo parlando e della necessità di meglio regolare questo rapporto, abbiamo depositato numerosi emendamenti esposti per ore alla maggioranza. È intollerabile che Regione Lombardia non faccia tesoro dei propri errori, ma prosegua imperterrita su di una strada che devia dal modello nazionale e si pone come distorsiva dell’intero sistema sanitario nazionale. Non si tratta di un pregiudizio ideologico, ma semplicemente di non sperperare le ingenti risorse del PNRR, ottenute grazie al lavoro di Giuseppe Conte in Europa, per le esigenze di profitto del grande gruppo di turno e non per le esigenze legate alla cura, alla prevenzione e alla salute
dei cittadini", conclude Fumagalli
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