Marco Fumagalli (M5S Lombardia): "Ho rassegnato le dimissioni da componente della Commissione Sanità di Regione Lombardia a causa dell'atteggiamento del Presidente Emanuele Monti. Trovo assolutamente inconcepibile che durante l’esposizione delle mie proposte sulla riforma del Servizio Sanitario Lombardo. Stavo parlando della sanità che Il Movimento Cinque Stelle vuole pe la Lombardia: una sanità che sia vicina ai cittadini e che non sia basata sul profitto. Il Presidente abbia deciso di togliermi la parola per contingentare i tempi. Se il ruolo del Consigliere Regionale è regolato dalla clessidra e, al contrario di quanto affermato dallo stesso assessore al Welfare Letizia Moratti, non c'è la possibilità nemmeno di esporre quelle che sono le proprie
proposte, mi chiedo a cosa serva il Consiglio Regionale. Il presidente Monti avrebbe dovuto dichiarare a inizio lavori il contingentamento dei tempi e non interrompere la mia esposizione, che non aveva nessuna finalità ostruzionistica, ma atteneva all’esposizione del contenuto delle mie proposte, dei limiti costituzionali e dell'ambito della legislazione nazionale. Lo dimostra la stessa convocazione, con contestuale sospensione della seduta di commissione, dell'Ufficio di presidenza, solo organo deputato a decidere tempi e modalità dei lavori in commissione. L'atteggiamento del Presidente Monti mi lascia molto amareggiato perché trovo che limitare la libertà di espressione dei Consiglieri, senza averlo previamente concordato, sia molto pericoloso per le istituzioni. O, forse, mi sono semplicemente illuso dell’utilità dell’istituzione regionale. Per tale motivo ho rassegnato le dimissioni da componente della commissione sanità di Regione Lombardia", conclude il pentastellato Marco Fumagalli al termine dell’odierna sessione della III Commissione Sanità e Politiche Sociali.
Milano 6 ottobre 2021
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