Climate Open Platform - Una grossa assemblea all’Università Statale di Milano: a discutere centinaia di attivisti, studenti, lavoratori, cittadini curiosi. Sul piatto i grossi eventi internazionali preparatori alla COP26 di Glasgow: la PreCOP e la Youth4Climate, che si svolgeranno proprio a Milano tra il 28 Settembre e il 3 Ottobre. Da Fridays For Future fino alle organizzazioni studentesche e dei lavoratori, dalle associazioni ambientaliste nazionali fino ai comitati locali, Climate Open Platform fa convergere diverse sensibilità e modalità di lotta contro la crisi climatica. L’obiettivo? Essere spina nel fianco dei potenti della terra e dei governi del mondo che si riuniranno a Milano, perché o si agisce ora per un cambiamento radicale oppure, come suggerisce anche l’IPCC,
non ci sarà un futuro per tutte e tutti.
“È evidente - denunciano gli attivisti - quanto le istituzioni internazionali, a partire dal governo italiano con il ministro Cingolani, siano succubi delle logiche di profitto di un sistema che sfrutta territori e chi li abita”.
Al posto di mettere in atto azioni concrete contro una crisi ecologica sempre più grave, il ministro preferisce infatti inveire contro gli “ambientalisti radical chic” e dichiarare che la conversione ecologica sarà “un bagno di sangue”, senza contare che le spese della conversione devono essere sostenute da chi ha di più e da chi ha realmente causato la crisi in atto.
“La transizione - continuano gli attivisti - deve costituire un’opportunità per vivere bene ed in equilibrio con l’ambiente, e non può avvenire se non si garantisce giustizia climatica e sociale”.
Molti fra i presenti, come Fridays For Future, Per il Clima Fuori dal Fossile”, Kritica Economica, Forum dei Movimenti per l’acqua, Rete della Conoscenza e tanti altri, rimarcano la trasversalità ed intersezionalità della crisi ecologica: affrontarla significa mettersi nella prospettiva di una lotta antisistema, anticapitalista, che passa dal cambiare i modelli di produzione e consumo (in primis eliminando l’utilizzo di combustibili fossili), attraverso il ritorno in campo del pubblico che guardi alla partecipazione dal basso, sotto l’insegna dell’equivalenza tra giustizia climatica e giustizia sociale.
Ora più che mai abbiamo bisogno di una transizione ecologica che sappia realizzare questi obiettivi: per questo la Climate Open Platform e tutte le realtà aderenti lanciano due cortei: lo Student Strike For Future da Largo Cairoli alle 9.30 del 1 ottobre e, sempre da L.Cairoli, la Global March for Climate Justice alle 15.00 del 2 ottobre.
Contatto Stampa Climate Open Platform:
3383043744 (Ludovico)
Report dell’assemblea nazionale del 12 Settembre: http://climateopenplatform.org/report12sett/
Foto dell’assemblea nazionale del 12 Settembre: https://drive.google.com/drive/folders/1FM3-IU6ofEvS0b49-7CtGSj7Y3O6MlbM
Testo di lancio della Global March For Climate Justice https://www.facebook.com/events/1240333969794581