Essere Animali - Oggi è la Giornata mondiale degli oceani e quest’anno abbiamo deciso di celebrarla per tutta la settimana con un'azione di grandissimo impatto. Gli oceani non hanno mai corso un pericolo tanto grave e tra pochi decenni potrebbero essere morti e completamente svuotati. La pesca intensiva sta portando all’estinzione una specie dopo l’altra. Secondo gli studiosi 1414 specie di pesci rischiano di scomparire e molte di queste sono comunemente consumate in Italia: merluzzo, sardina, anguilla, acciuga, tonno rosso, pesce spada, razza e palombo.
Inoltre la pesca ha fatto sparire il 90% dei pesci predatori e ogni ora uccide 30 mila squali. Numeri impressionanti.
L’allevamento di pesci tuttavia non è affatto un’alternativa alla pesca industriale: i mangimi somministrati negli allevamenti di pesci contengono farina e olio di pesce proveniente dagli stock selvatici. Insomma, senza pesca industriale l’acquacoltura non potrebbe esistere, tanto che si conta che un terzo del pescato mondiale finisce in bocca ai pesci negli allevamenti.
SALVIAMO I PESCI, SALVIAMO GLI OCEANI
Per far riflettere le persone su queste problematiche abbiamo tappezzato l’intera metro Cairoli di Milano, a due passi dal Castello Sforzesco, con cartelloni che chiedono al pubblico: “Ti spaventa un oceano senza vita?”, e affermando ciò che ormai è sempre più evidente: “Ci stiamo mangiando gli oceani”.
L'obiettivo è far riflettere sul catastrofico futuro che potrebbe aspettare le prossime generazioni e invitare a visitare un sito in cui offriamo informazioni e soluzioni.