Forte (M5S Lombardia) - “Oggi è stata scritta una brutta pagina della storia politica della Lombardia. Si è orientato il dibattito tra pro e contro aborto, senza nessun rispetto per una proposta che coinvolge solo le fasi successive alla scelta volontaria, difficile e delicata che compete alle donne che meritano un percorso di sostegno, aiuto e accoglienza dignitoso.
Si è scelta, al contrario, una prospettiva punitiva stravolgendo il senso e il contenuto della legge d’iniziativa popolare.
Ricordo che la proposta è legata all’attività di centinaia di cittadini, oltre 8500 persone hanno firmato un progetto che meritava un approfondimento puntuale e totale attenzione da parte del Consiglio regionale. Nasce infatti da un’esigenza sociale diffusa e sentita.
Il centrodestra ha scelto di affossare il progetto dopo un dibattito frettoloso, privo di serietà e ai limiti del regolamento. Moratti si è sottratta al confronto sul progetto, le Commissioni non hanno lavorato e, in generale, il dibattito è stato deludente, umiliante e persino offensivo.
In aula è stato persino impedita ai consiglieri regionali l’espressione della propria dichiarazione di voto. Questo è un vero e proprio insulto per il comitato promotore e per un tema, quello dell’interruzione di gravidanza, che merita assoluta sensibilità e rispetto.
Il centrodestra è riuscito a declassare la partecipazione popolare alle attività legislative regionale relegandola all’inutilità. La politica che respinge la volontà e le richieste dei cittadini senza prenderle nemmeno in considerazione è un grave vulnus del nostro sistema democratico”, così Monica Forte, sulla bocciatura del progetto di legge d’iniziativa popolare che aveva l’obiettivo di migliorare l’applicazione della legge 22 maggio 1978, n. 194 in Lombardia.
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Stefano Bolognini
Ufficio stampa MoVimento 5 Stelle Lombardia - www.lombardia5stelle.it