Patta/Baggi/Capelli (PRC-SE) - Le organizzazioni datoriali della sanità privata sono all’attacco del salario e dei diritti di tutti i loro dipendenti, in perfetta sintonia politica con il falco Presidente della Confindustria Bonomi. Praticano la politica dell’arroganza e della provocazione non firmando un contratto nazionale non rinnovato da 14 anni e dopo 3 anni di trattative che avevano portato ad una preintesa, si sottraggono a quel patto sostenendo che non ci sono più le condizioni per mantenerlo. Cosa in realtà sta dietro a questa vergogna, che smaschera platealmente gli spiriti animali del capitalismo lgobalizzato? Innanzitutto le condizioni, a nostro parere sono cambiate, ma a favore dei profitti della Sanità privata, in particolare in regioni come la Lombardia dove lo smantellamento della Sanità pubblica a favore di
quella privata è molto avanzata ed ha portato oggettivamente ad un aumento dell’utilizzo della Sanità privata da parte dei pazienti durante la epidemia di Covid 19 che ha messo sotto stress gli ospedali pubblici , ha interrotto le prestazioni ordinarie e di fatto ha dirottato verso il complesso della sanità privata convenzionata e non tutte le richieste di chi ha urgenza di curarsi . Inoltre anche in una situazione così difficile Regione Lombardia autorizzando i laboratori privati a test e tamponi a pagamento e poi affidando a San Raffaele la partita dei controlli aereoportuali ha allargato lo spazio del businnes. E’ chiaro che con queste modalità ci si prepara al flusso di denaro che arriverà alla Sanità nei prossimi mesi. Ma ai lavoratori e alle lavoratrici, loro sì in prima fila, si prepara la polpetta avvelenata della negazione dei diritti e di un salario equiparato alla sanità pubblica. Rifondazione comunista condivide le ragioni dello sciopero del 16 settembre e si adopera per diffonderne le ragioni ed allargare la solidarietà popolare e il sostegno a questa lotta.