Orsenigo (PD) -
In allegato, l'interrogazione presentata e la risposta dell'assessore Gallera.
Lo scorso novembre ho presentato un’interrogazione scritta all’assessore al Welfare Giulio Gallera chiedendo conto della situazione paradossale che stiamo vivendo con l’ospedale di San Fermo. La risposta dell’assessore è arrivata e lascia senza parole. Ma non ho intenzione di fermarmi, continuiamo chiedendo convocazione di Gallera in Commissione Sanità per cercare di fare chiarezza sulle tante domande lasciate senza risposta.
Ho già chiesto all’assessore dove sia individuabile l’interesse pubblico, se l’Ospedale S.Anna (Asst) rinuncia agli introiti del parcheggio devolvendoli totalmente e gratuitamente al Comune di San Fermo, ho chiesto se ravvede equità nelle reciproche concessioni, se si ritiene legittima la concessione gratuita a tempo indeterminato. Questa è una concessione senza fine che vale al Comune di S.Fermo ogni anno ben 1 milione di euro e che invece lascia la nostra Asst con un pugno di mosche. E soprattutto danneggia i cittadini.
Cittadini di tutto il territorio comasco che vedono sottrarre 1 milione di euro l’anno al proprio ospedale, che potrebbe essere migliorato e che invece presenta più di qualche problema, a partire proprio dal parcheggio che non è sicuro, non sempre completamente agibile. Ho chiesto a Regione anche se fosse a conoscenza delle cattive condizioni in cui versa questa infrastruttura. In questi giorni di emergenza sanitaria, in cui i cittadini si recavano all’ospedale perché magari colpiti dal Corona Virus, il parcheggio è rimasto per tutti a pagamento, a tariffa piena.
Avevo chiesto già quasi due anni fa un’azione responsabile e coesa della politica lariana, oggi qualcosa si muove: la Provincia si è unita e ha chiesto une revisione di accordo.
Ma il gelo arriva da Regione: l’assessore Gallera ha risposto: “…L’accordo… costituisce l’esito di un percorso negoziale, complesso e articolato tra gli Enti pubblici coinvolti nel perseguimento dell’interesse pubblico generale. Qualora dovessero emergere necessità di aggiornamenti o revisione delle pattuizione assunte a cambiamenti nel frattempo intervenuti nel contesto e in fase di gestione degli interventi realizzati, gli Enti possono valutare e assumere le conseguenti determinazioni.
Ma il gelo arriva da Regione: l’assessore Gallera ha risposto: “…L’accordo… costituisce l’esito di un percorso negoziale, complesso e articolato tra gli Enti pubblici coinvolti nel perseguimento dell’interesse pubblico generale. Qualora dovessero emergere necessità di aggiornamenti o revisione delle pattuizione assunte a cambiamenti nel frattempo intervenuti nel contesto e in fase di gestione degli interventi realizzati, gli Enti possono valutare e assumere le conseguenti determinazioni.
Direi che abbiamo aspettato troppo e che visto che da parte di Regione Lombardia non c’è nessun baluardo di difesa, è ora di agire: Gallera dovrà rispondere personalmente in commissione e fare chiarezza.
Questo è l’ennesimo passo compiuto nel pieno rispetto delle istituzioni, certo è che sempre nell’interesse dei cittadini sto valutando tutte le possibili soluzioni e i possibili strumenti per porre fine a una situazione simbolo di una sanità che non funziona.