E' tale il fallimento della sanità lombarda che per affrontare l'emergenza sanitaria si deve ricorrere all'aiuto dei tanto vituperati paesi socialisti. Non possiamo che apprezzare la scelta dell'assessore Gallera di rivolgersi a Cuba e Venezuela per richiedere medici per affrontare l'emergenza. Però non vorremmo che la giunta lombarda e le altre dimentichino di fare il proprio dovere, cioè un piano di assunzioni per medici e infermieri che ponga fine all'attuale carenza di personale e al ricorso sistematico al lavoro precario. Finita l'emergenza c'è bisogno di una sanità che funzioni con medici e personale infermieristico stabile.
Apprezziamo il coraggio dell'assessore e della giunta lombarda nel momento in cui l'amministrazione USA diretta dal loro amico Trump sta strangolando Cuba e il Venezuela con un blocco mai così violento.
La scelta di Gallera rappresenta l'implicito riconoscimento dei meriti della rivoluzione cubana e va controcorrente rispetto all'ultradestra degli amici di Salvini come Bolsonaro hanno cacciato dal paese i medici cubani.
Quali altri paesi del Terzo Mondo sono in grado di inviare ovunque nel pianeta migliaia di medici e di produrre farmaci all'avanguardia?
Considerati i tagli alla sanità, i numeri chiusi all'università, il mancato finanziamento delle specializzazioni temiamo però che non basteranno tutti i medici di Cuba per coprire le falle del nostro servizio sanitario in tutto il paese dopo due decenni di politiche sbagliate.
Intanto è positivo che si riprenda la tradizione di cooperazione internazionale che caratterizzò le migliori stagioni della nostra storia repubblicana.
Le guerre di Trump non sono le nostre.
Speriamo che qualche cretino del PD ora non si metta a fare l'amerikano.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Antonello Patta, segretario regionale Lombardia
Rifondazione Comunista - Sinistra Europea