In merito allo sciopero indetto ieri in Lombardia dalle RSU di fattorini, driver e addetti alle consegne di Amazon – Antonello Patta – Responsabile nazionale lavoro di Rifondazione Comunista /Sinistra Europea ha dichiarato: «Sarà grazie a Ken Loach, sarà per le insopportabili condizioni di vita e di lavoro, ma assume comunque grande importanza lo sciopero indetto ieri dalle RSU di fattorini, driver e addetti alle consegne di Amazon per la rivendicazione di uguali trattamenti per i driver di tutte le aziende che operano nelle filiere.
A nulla sono valsi i tentativi fatti dai rappresentanti dei lavoratori di aprire le trattative con Assoespressi (associazione datoriale di rappresentanza) che con la solita arroganza ha dato come risposta il taglio di svariate “rotte” e di conseguenza la mancata stabilizzazione di molti lavoratori e l’aumento dei carichi di lavoro per i corrieri rimasti.
Per questi motivi, giustamente, le RSU e le organizzazioni sindacali pretendono che Amazon si assuma le proprie responsabilità obbligando tutte le aziende della filiera a garantire buste paga uguali per tutti e in regola, stabilizzazioni e la riduzione dei pesantissimi carichi di lavoro.
La lotta delle lavoratrici e dei lavoratori di Amazon è un importante segnale verso i “signori delle piattaforme” che in questi anni hanno continuato a macinare profitti a spese dei diritti e della dignità di migliaia di lavoratrici e lavoratori costrette/i spesso a condizioni di lavoro insostenibili, compensi irrisori e mancanza delle basilari norme di sicurezza.
Rifondazione Comunista sostiene la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori di Amazon e di tutte e tutti quelle/i che si organizzano contro le forme di sfruttamento selvaggio diffuse nell’economia delle piattaforme nei tanti settori dove il mercato del lavoro è diventato un far west senza regole e per riconquistare condizioni normative e salariali minime indispensabili per garantire una vita dignitosa.
Il profitto ad ogni costo non può prevalere sui diritti e sulla salute di chi lavora».