Sono passati più di tre anni dall’estate del 2016, quando centinaia di migranti hanno affollato i giardini intorno alla stazione San Giovanni, nel tentativo di passare prima in Svizzera, poi in altri Paesi europei.
Oggi a Como quella situazione sembra un ricordo del passato, anche grazie all’intervento di decine di volontari che si sono fatti carico delle prime forme di assistenza. Ma lo scenario non è di molto cambiato:
molti migranti soggiornano ancora sul territorio cittadino, in attesa di una risposta alle richieste di asilo; altri – prima ospitati in strutture di accoglienza – ne sono stati espulsi; altri, pur avendo concluso positivamente il loro percorso di regolarizzazione sul territorio e trovato un lavoro, non sono riusciti a trovare collocazione abitativa adeguata. L’intervento dei volontari è fattivo anche nel supporto ai cittadini italiani in difficoltà, senza stabile dimora, spesso costretti a dormire all’aperto, trovando riparo di fortuna sotto i portici della città.
Si tratta di almeno un centinaio di persone – italiani e stranieri – di cui si occupano solo le associazioni del volontariato.
L’anno scorso oltre 1.100 persone hanno usufruito del servizio di bassa soglia per la grave marginalità della Caritas. Le mense di carità offrono quotidianamente pasti a 150-200 persone in difficoltà. Diverse decine di persone emarginate hanno bisogno di supporto psicologico e legale, oltre che materiale.
Due associazioni, Como Accoglie e l’Osservatorio Giuridico – formalmente attive da due anni nel territorio comasco – hanno deciso di migliorare la loro sinergia: Como Accoglie opera tutti i giorni, mattina e sera, sulla strada, per offrire assistenza e attenzione ai senza fissa dimora; l’Osservatorio Giuridico gestisce, grazie ad avvocati volontari e operatori, uno sportello informativo sociale bisettimanale di assistenza legale gratuita. E spesso le persone che usufruiscono di queste attività sono le medesime.
Per rafforzare e professionalizzare sempre più l’operato dei volontari, Como Accoglie e l’Osservatorio hanno presentato alla Regione Lombardia (che ha approvato) il progetto “Percorsi – In rete per l’integrazione”, sostenuto anche dalla Rete comasca dei servizi per la grave marginalità e dalla Parrocchia di Rebbio.
Il progetto è partito in questi giorni e avrà una durata annuale. I suoi obiettivi riguardano principalmente l’implementazione dei servizi offerti dallo sportello informativo sociale, con l’inserimento di altre figure professionali, oltre a psicologi e mediatori culturali, e la formazione specifica dei volontari.
Per illustrare le loro attività, Como Accoglie e l’Osservatorio giuridico saranno presenti per tre giornate a fine dicembre nell’ambito della Città dei Balocchi. È attivo anche un progetto di raccolta di fondi attraverso la Rete del dono.
Per sostenere il progetto: https://www.retedeldono.it/it/progetti/comoaccoglie/percorsi