"Lo voglio dire in maniera forte e netta, sono a fianco di Giulia Pacilli -dichiara il vice Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia, Carlo Borghetti– a lei va la mia piena solidarietà. L’ho sentita: è colpita dai tanti messaggi di affetto e solidarietà che sta ricevendo, ma certamente non si aspettava di essere ancora una volta oggetto della comunicazione social di Salvini, che l’ha gratuitamente esposta a una gogna mediatica che condanno con forza, alimentata in modo meschino anche da alcuni suoi seguaci locali, che pure rivestono cariche istituzionali”.
“Quando Giulia scrisse ‘Stranieri non lasciateci soli con i fascisti’ esprimeva un dissenso politico, e così pure con il cartello esposto alla manifestazione “People” a Milano sabato scorso -aggiunge Borghetti-. Per questo la pubblicazione sui social del vice Premier oltre che desolante è pericolosa, perché tradisce i compiti che la Costituzione affida a un Ministro, di garantire la libertà di pensiero, oltre ad esporre a violenti attacchi cittadini che non hanno strumenti di difesa paragonabili a quelli in sua dotazione. Salvini dovrebbe come minimo rimuovere il tweet e prendere le distanze dai commenti sessisti”.
“A Giulia invece voglio dire che siamo in tanti dalla sua parte -conclude Borghetti- dalla parte della libertà, dell'umanità e della contagioso entusiasmo del 2 marzo antirazzista milanese”.
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