Como senza frontiere aderisce alla manifestazione del 2 marzo a Milano.
Saremo nello spezzone di People4Med, insieme a Milano senza frontiere, Mediterranea, Sea Watch e Open arms.
Di seguito tutte le informazioni.
Disobbedire alle leggi razziste, in mare e in terra.
I am no longer accepting the things I can not change. I am changing the things I can not accept.
Angela Davis
ll 2 Marzo un'altra Italia scende in piazza a Milano per affermare e ricostruire una società antirazzista e antifascista.
Come ha fatto il 20 Maggio del 2017 e in tante altre occasioni, come farà anche il prossimo 16 febbraio.
Oggi una persona su sei che attraversa il Mediterraneo in cerca di una vita migliore perde la vita, mentre l'attuale governo rivendica con orgoglio la chiusura di porti e frontiere.
È un governo indifferente e complice delle violenze che, lungo tutto il viaggio e specialmente in Libia, subisce chi fugge. Non offre altro al suo elettorato e al Paese che la banalità di slogan carichi di disprezzo, odio e razzismo, perché è incapace di produrre un'analisi compiuta sulle cause che generano i flussi migratori dalle regioni africane e mediorientali.
E' un ulteriore salto di qualità nelle politiche proposte dai precedenti governi e dalla fortezza Europa, che porta allo scoperto un mal celato neocolonialismo culturale radicato nel razzismo e nel sessismo misogeno e patriarcale.
Disobbedire è quindi necessario. Di fronte a leggi apertamente razziste, a nuovi lager e a deportazioni. Di fronte alle ronde e alla caccia contro persone non bianche, contro persone non ricche, di fronte alla repressione di ogni dissenso: la disobbedienza civile deve diventare pratica comune per tutti e tutte, anche per i rappresentati delle istituzioni, come per quei sindaci che stanno anteponendo il proprio dovere morale all’obbligo di obbedienza a leggi disumanizzanti.
In mare insieme alle organizzazioni non governative che vengono criminalizzate senza soluzione di continuità, da Minniti prima, Di Maio e Salvini poi, perché obbediscono alla millenaria legge del mare che impone il salvataggio dei naufraghi.
In terra declinando solidarietà, riconoscimento dei diritti civili e lotta per quei diritti sociali che garantiscono le condizioni dell'uguaglianza, casa, salute, istruzione, lavoro, e non sfruttamento.
Sostenere che "nessuna persona è illegale" significa affermare che prima di ogni altra cosa ci sei tu, io, noi, le persone, significa scardinare un discorso e un sistema legislativo che obbliga non solo gli immigrati all'irregolarità, alla violenza, allo sfruttamento e ad una maggior ricattabilità, perché non esiste alcuna identità tra immigrazione, povertà e insicurezza, ma "solo" la volontà di costruire un nemico immaginario, e l'incapacità di comprendere e intervenire sulle ragioni alla base dell'ingiustizia, povertà, guerre, persecuzioni, sfruttamento, violenze.
Leggi il testo di Mediterranea Saving Humans sulla manifestazione del 2 Marzo.
https://mediterranearescue.
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Como Senza Frontiere
www.comosenzafrontiere.
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