La Giunta regionale ha risposto a un’interrogazione del consigliere regionale del M5S Lombardia Raffaele Erba del settembre scorso sull’inceneritore Silea. Il M5S chiedeva di conoscere l’eventuale stato di avanzamento dei lavori del Tavolo Tecnico per la valutazione dei costi-benefici del teleriscaldamento e aggiornamenti sull’indagine epidemiologica su diverse patologie (tumori, malformazioni neonatali ecc.) che coinvolgono la popolazione che vive nelle zone limitrofe all’inceneritore di rifiuti.
Nella risposta si legge che esiste un “report preliminare delle analisi effettuate sulla mortalità della popolazione del territorio” che presenta “evidenze sanitarie” la cui relazione con l’incenerimento di rifiuti “non è, ad oggi, nota” e che i risultati saranno presentati “per la fine del 2018”. Il tavolo tecnico per la prosecuzione dei propri lavori sta attendendo gli esiti dello studio per verificare “l’efficacia della rete” di teleriscaldamento”.
Raffaele Erba, consigliere regionale dei 5 Stelle, dichiara: “Tradotto dal burocratese è tutto fermo, il tavolo è inerte e le valutazioni sulla salute di chi vive nella zona sono solo parziali. Peggio, hanno dato il via libera al teleriscaldamento senza avere in mano nessuno studio articolato su costi e sui benefici dell’investimento, nessuna analisi economica conclusiva e nessuna elaborazione su eventuali alternative al teleriscaldamento che comporta l’incenerimento di rifiuti e extra inquinamento in zona.
Mentre i paesi più all’avanguardia chiudono gli inceneritori a Lecco si trova un escamotage per garantire all’inceneritore altri 35 anni di vita senza uno straccio di analisi. Ed è chiaro che importeremo rifiuti dalle altre regioni per garantire all’inceneritore e al teleriscaldamento piena operatività.
La Lega Nord a parole condanna l’importazione dei rifiuti, ci auguriamo che per il bene del territorio lecchese e lombardo lo confermi con i fatti. Siamo ancora in tempo per fermare l’inceneritore. Siamo ancora in tempo a non fare del territorio lecchese e lombardo un hub per lo smaltimento dei rifiuti italiani. Il futuro sta nell’economia circolare e nel recupero dello scarto come materia prima.
Sicuramente non nell’incenerimento”.