È stato inserito all’Ordine del giorno dei lavori della Commissione regionale Affari Istituzionali il progetto di legge del M5S sul taglio dei vitalizi dei consiglieri regionali delle passate legislature. Dario Violi, consigliere regionale del M5S e primo firmatario della proposta, è stato nominato relatore.
Violi spiega: “Finalmente comincia l’iter per il ripristino del taglio dei vitalizi degli ex consiglieri regionali, che altrimenti scadrà il 31 dicembre.
Negli anni passati la politica ha scelto di tutelare se stessa e i vitalizi agli ex consiglieri regionali sono lì a ricordarcelo. Ci sono persone che oltre alla pensione dell’Inps percepiscono, per pochi anni di servizio, un assegno vitalizio dal Consiglio Regionale che supera anche i 4000 euro netti al mese, a fronte dei pochi contributi versati. Sono cifre lontane anni luce dalle pensioni dei normali cittadini che hanno lavorato una vita intera, e che le vedono ogni anno sempre più lontana, grazie alla legge Fornero che nella prossima finanziaria sarà finalmente superata.
Il provvedimento prevede di dare continuità ai tagli che avevamo ottenuto nella scorsa legislatura e che vanno dal 5 al 16 per cento su somme dai sette-ottocento a cinquemila euro netti.
È una rimodulazione che equipara il vitalizio alla pensione e lega i versamenti al contributo effettivamente versato dagli ex consiglieri quando erano in carica. L’obiettivo è eliminare un privilegio ingiusto e insopportabile.
L’accesso al vitalizio sarà a 67 anni di età e non a 55 come previsto dalle norme regionali.
Da relatore del progetto di legge metterò il massimo impegno affinché il testo arrivi in aula il più presto possibile e con la maggior efficacia, che significa, di conseguenza, il maggior risparmio possibile per le casse regionali.
Mi auguro che l’iter di approvazione del progetto di legge sia molto rapido; parliamo di un risparmio di oltre 700 mila euro per le casse regionali. Sono 3 milioni e mezzo di euro di risparmi a legislatura e rappresentano una vittoria dei cinque stelle e dei cittadini: i soldi pubblici vanno infatti spesi con etica e rispetto”.