E’ accaduto in provincia di Milano, in una scuola dove Borsellino era stato invitato a parlare. Nell’atto di rispondere alla domanda di uno studente sui rapporti mafia-politica, il relatore è stato bruscamente interrotto dal Preside con la motivazione che “nelle scuole non si deve parlare di politica”.
“Un fatto vergognoso e indegno di un paese civile - è il commento dei consiglieri regionali M5S Luigi Piccirillo e Monica Forte - Togliere la parola a un uomo che ha fatto della cultura antimafia la sua stessa ragione di vita e che porta conoscenza e consapevolezza ai nostri ragazzi nelle scuole è un’azione che non può essere giustificata in alcun modo.
Tanto meno con la pretesa di tenere fuori la politica e la cultura antimafia dalle scuole. Il Preside in questione dovrebbe ricordare che esiste una Legge Regionale, la n. 17 - “Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzata e per la promozione della cultura della legalità” che prevede di destinare fondi alla scuola proprio
per iniziative culturali antimafia. Esattamente quello che fa Salvatore Borsellino, a cui la scuola in questione dovrebbe chiedere urgentemente scusa.”