L’ordinanza emanata dal Sindaco di Como Mario Landriscina, sostenuto da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, viola i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica e lede la dignità umana.
Pensare che, anziché combattere le cause della Povertà, il compito di un sindaco sia quello di nascondere l’esistenza dei poveri, vietando la permanenza nel centro cittadino a chi è in condizioni di disagio ed impedendo alle organizzazioni di volontariato di fornire supporto e assistenza, mediante la repressione, è un fatto gravissimo.
Dal famigerato “prima gli italiani” cavallo di battaglia della lega di Salvini si è passati al “prima i ricchi” perché evidentemente i poveri, anche se “italiani” disturbano gli acquisti natalizi.
Questa ordinanza antisociale arriva dopo una serie di provvedimenti che avevano l’obbiettivo di rendere sempre peggiori le condizioni di vita delle persone in condizioni di grave marginalità.
Come Partito della Rifondazione Comunista, crediamo che tutto questo sia inaccettabile e che un Sindaco, una volta eletto e dopo aver giurato sulla Costituzione Antifascista nata dalla Resistenza, debba impegnarsi a tutelarne i principi anche se ciò può risultare di fatto non gradito alle forze politiche che lo hanno sostenuto.
Per tali ragioni il nostro Partito reputa Mario Landriscina non idoneo a ricoprire la carica di primo cittadino e ne chiede quindi, a tutte le istanze le immediate dimissioni».
[Stefano Rognoni, segretario circolo territoriale, Gigi Tavecchio, segretario provinciale Como, Nello Patta, segretario regionale Lombardia, Stefano Galieni, responsabile nazionale Pace e politiche migratorie, Maurizio Acerbo, segretario nazionale Prc/Se]
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