Roberto Cenci, consigliere regionale del M5S Lombardia, ha presentato una richiesta formale di chiarimenti tramite un'interrogazione (in allegato): tra fine agosto e inizio settembre, infatti, nella acque della sponda lecchese del Lario sono state rinvenuti numerosi dischetti, di materiale apparentemente plastico, lungo le coste dell'Alto Lario e in particolare nei Comuni di Dervio, Sorico, Gravedona, Gera Lario, Colico e Bellano. La presenza di questi oggetti è stata segnalata anche in prossimità della Riserva Pian di Spagna. Secondo una prima analisi sommaria, sembrerebbe che questi dischetti sono somiglianti a filtri di depuratori per il trattamento delle acque fognarie o di altre acque reflue.
Roberto Cenci dichiara: “È necessario scongiurare ogni forma di inquinamento ambientale. Alcuni cittadini hanno denunciato che non sarebbe la prima volta che i dischetti fanno la loro comparsa sulle coste del Lario, anche se forse in quantità meno significative. Proprio per questo sollecitiamo un intervento di Regione Lombardia, anche tramite Arpa, per cercare di individuare l'origine della fonte inquinante.”
Sul problema è intervenuto anche il consigliere pentastellato Raffaele Erba: “Un'altra situazione allarmante su cui far luce. Purtroppo il nostro lago è spesso oggetto di episodi che mettono a dura prova la sua salute. Il Lario purtroppo, oltre a subire forti variazioni di livello che ne sconvolgono gli equilibri è anche
il primo lago per inquinamento da microplastiche. La cura e l'attenzione all'ambiente devono diventare degli obiettivi sempre più importanti per la nostra comunità. Il rischio è che senza azioni importanti le conseguenze potranno essere irreversibili”.