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Cari giovani,
il Gruppo Provinciale del PD sta svolgendo un'indagine con l’obiettivo di monitorare il grado di conoscenza dei servizi rivolti ai giovani offerti in Provincia di Como. A tale scopo è stato predisposto questo questionario che ti chiediamo
gentilmente di compilare. Il questionario è ANONIMO e tutte le informazioni verranno utilizzate per fni statistici. Per cortesia, compila il questionario entro il 29 febbraio 2012.
Puoi anche farlo on line all’indirizzo: www.urbanocreativo.it/questionario_pd

 

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La Corte dei Conti registra la delibera Cipe, via ai lavori di Teem
27.02.2012
La Corte dei Conti ha registrato (24 febbraio scorso) la delibera adottata il 3 agosto 2011 dal Cipe per approvare il Progetto definitivo e il Piano economico-finanziario della Tangenziale Est Esterna di Milano (due miliardi di euro gli investimenti complessivi previsti interamente a carico di privati). Il pronunciamento positivo della Magistratura contabile, particolarmente atteso dal momento che sancisce la chiusura dell’iter istruttorio cui è stata sottoposta Teem, apre, nei fatti, la fase di realizzazione dell’opera. Non appena la delibera Cipe verrà pubblicata sulla “Gazzetta Ufficiale”, Tangenziale Esterna SpA (57% Tem, 15,5% Impregilo, 7,9% Pizzarotti, 4,1% Coopsette, 4% Cmb, 4% Unieco, 3,2% Cmc, 1% Itinera) potrà, quindi, concentrare maggiormente la propria attività sulla trasposizione dalla carta millimetrata alla realtà di Teem, ritenuta pure dalla Bei opera strategica di interesse europeo. Nei mesi scorsi, la concessionaria ha, del resto, posto le basi all’inaugurazione dei cantieri portando a uno stato avanzatissimo la progettazione esecutiva, avviando la pianificazione del project financing (1,42 miliardi di euro) nonché l’accensione di un prestito-ponte e approvando, in sede di Cda, il testo del Contratto per l’assegnazione dei lavori al Contraente generale (il Consorzio Cct costituito dai soci costruttori della SpA).
Da oggi appare, dunque, più vicino l’inizio dei lavori indispensabili per realizzare i 32 chilometri di collegamento autostradale da Agrate Brianza (A4) a Melegnano (A1), per costruire ex novo 38 chilometri di arterie ordinarie, per riqualificare 15 chilometri di Strade provinciali e comunali esistenti, per potenziare la rete di piste ciclabili con 30 chilometri di nuovi percorsi e per attuare diversi interventi ambientali di pregio. Teem va, infatti, inquadrata nell’ottica di un’infrastruttura integrata da opere connesse, peraltro finanziate interamente da privati a fronte di una fiscalità generale non in grado di garantire risorse sufficienti, che sono auspicate da mezzo secolo, non meno del collegamento autostradale, dai cittadini desiderosi di un innalzamento della qualità della vita e dalle imprese alla ricerca di competitività. La realizzazione di Teem, che accompagnerà quella in corso di Brebemi e Pedemontana lombarda colmando il gap infrastrutturale accusato dal territorio motore economico del Paese proiettato verso l’Expo 2015, permetterà, d’altra parte, non solo di sottrarre 70.000 mezzi al giorno al passaggio quotidiano di 170.000 veicoli lungo le attuali Tangenziali, ma anche di decongestionare la mobilità ordinaria di ben determinati centri del Milanese, del Lodigiano e della Brianza ad alta incidentalità e soffocati dagli scarichi di Tir, furgoni e macchine. Va sottolineato, infine, che l’apertura dei cantieri creerà, da subito, nuovi posti di lavoro nel pieno della recessione economica appena certificata dall’Istat.
“Lungaggini romane incompatibili con le dinamiche di un Paese moderno ci hanno costretto ad aspettare quasi sette mesi un provvedimento che, in altre Nazioni europee, avrebbe richiesto qualche settimana – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Tangenziale Esterna SpA, Fabio Terragni commentando l’avvenuta registrazione da parte della Corte dei conti della delibera Cipe -. Era inevitabile, in una situazione del tutto indipendente dalla volontà della nostra concessionaria, che si accumulassero dei ritardi rispetto al cronoprogramma dei lavori stilato da Tangenziale Esterna SpA. Stiamo ora attendendo la messa a disposizione di un prestito-ponte da parte delle banche. Non appena arriveranno queste risorse, potremo completare la progettazione esecutiva e avviare i cantieri. Profonderemo, comunque, il massimo impegno per recuperare il tempo perduto in sinergia con la Provincia di Milano, con quelle di Lodi e di Monza Brianza, con la concedente Cal, con la Regione Lombardia e con i nostri soci. Ma la necessità di procedere a tappe forzate non ci distoglierà dall’imperativo di mettere l’opera in sicurezza rispetto a eventuali infiltrazioni criminali nei subappalti e in ordine al lavoro nero. Ci accingiamo, infatti, a varare, insieme con le altre società concessionarie lombarde, una serie di azioni straordinarie mirate a contrastare tali fenomeni”.

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Il Coordinamento Comasco per la Pace e la Cooperativa Garabombo aderiscono alla Campagna contro l’acquisto dei cacciabombardieri F-35
Joint Strike Fighter e invita a partecipare alla Giornata di mobilitazione nazionale del 25 febbraio 2012
I cacciabombardieri F-35 “Joint Strike Fighter” serviranno per partecipare alle imprese militari che si svolgono insieme agli USA e agli altri paesi alleati, operazioni che si s volgono fuori dal nostro territorio nazionale. Guerre, chiamando le cose con il loro vero nome.
Il Coordinamento Comasco per la Pace da quindici anni si oppone, e continuerà ad opporsi, alle fabbriche d'armi e a tutte le guerre.
Mentre si chiedono forti sacrifici alle cittadine e ai cittadini, con nuove tasse, tagli agli enti locali, alla sanità, alle pensioni, all’istruzione, il Governo italiano mantiene l’intenzione di procedere all’acquisto degli F-35. Un sacco di soldi spesi male (il costo per un solo cacciabombardiere equivale a quanto si spenderebbe per 180 asili nido).
Il Coordinamento Comasco per la Pace denuncia lo spreco di risorse per aerei da guerra contrari alla Costituzione italiana: quello del caccia F-35 è un programma che ad oggi è costato già 2,7 miliardi di euro e arriverà complessivamente a costare, senza contare il mantenimento successivo dei velivoli, tra i 15 e i 20 miliardi (anche se le unità scendessero a 90, come ha recentemente annunciato il ministro della Difesa Di Paola). (Dati di Rete Italiana per il Disarmo). Riteniamo che queste ingenti risorse andrebbero investite per preparare la Pace, per le necessità vere del paese e per il miglioramento delle condizioni di vita delle persone: scuole, asili, Università, ricerca, cure sanitarie, ricostruzione dei luoghi colpiti da disastri naturali, rilancio dell’economia, sostegno all’occupazione (i posti di lavoro generati da tale impresa sono pochi, molti di meno di quelli promessi tempo fa).
Possiamo fare a meno di 131, di 90, e anche di un solo cacciabombardiere F-35 JSF. Per effettuare pressione sul Governo italiano affinché decida di rivedere la propria intenzione verso l’acquisto degli F-35, scegliendo altre strade più utili ed efficaci sia nell’utilizzo dei fondi (verso investimenti sociali) sia nella costruzione di un nuovo modello di difesa nazionale come strumento a servizio di tutta la società,
invitiamo tutte e tutti:
- ad aderire alle iniziative della Campagna “Taglia le ali alle armi” (tutte le informazioni sulla campagna si possono trovare sui siti delle organizzazioni promotrici: www.perlapace.it - Tavola della Pace; www.sbilanciamoci.org - Campagna Sbilanciamoci!; www.disarmo.org - Rete Italiana per il Disarmo);

- a firmare la petizione online all'indirizzo www.disarmo.org/nof35;


- a chiedere ai parlamentari eletti nel territorio di annunciare il proprio voto contrario agli F-35;


- a recarsi, nel pomeriggio del 25 febbraio - Giornata nazionale di mobilitazione contro gli F-35, presso le Botteghe della Cooperativa Garabombo Garabombo, via Milano 58, Como;
Encuentro, via XX Settembre 73, Lurate Caccivio;
Il ponte, via Carcano 10, Cantù;
La Carovana del Sale, via Risorgimento 36, Mariano Comense;
Mondo Equo, via Garibaldi 12, Guanzate;
Roba dell'altro mondo, via Pace 18/a, Lomazzo;
Xapurì, via Papa Giovanni XXIII 20, Lentate sul Severo


 dove sarà possibile sottoscrivere l'appello e trovare materiale

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Salve,
   come saprete, oggi il Tribunale di Torino ha emesso la sentenza di condanna per i titolari della Eternit, ritenuti responsabili delle migliaia di morti causate dall'amianto.
Uno dei 2 condannati (a 16 anni di carcere) è Stephan Schmidheiny (fratello di Thomas, che è tra i titolari della Holcim, la multinazionale svizzera proprietaria della cementeria di Merone).
Quella emessa oggi dal Tribunale torinese è una condanna esemplare, contro chi, come Stephan Schmidheiny, ha fatto prevalere il profitto alla salute dei lavoratori e dei cittadini e alla tutela dell'ambiente!
Saluti

CIRCOLO AMBIENTE "Ilaria Alpi"


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“Ai manager Eternit 16 anni di reclusione per i parenti delle vittime 120 milioni”

“Eternit: 16 anni a Schmidheiny e De Cartier. In aula grida, lacrime e applausi dei familiari”

“Condanna per Eternit sedici anni ai manager”

“Eternit, la sentenza di primo grado. Gli imputati condannati a 16 anni”

“Eternit: condanne a 16 anni di carcere. Il pm Guariniello: “Processo storico”"

“Eternit, condannati a 16 anni i due ex vertici Schmidheiny e de Cartier”

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