La Fp Cgil, la Cisl Fp, la Uil Fpl e la rsu del nido comunale di Lomazzo
contestano la decisione dell’attuale amministrazione comunale di non procedere
con l’assunzione di un educatore per il servizio nido comunale, nonostante il
concorso effettuato nella primavera del 2019.
L’attuale amministrazione ha invece scelto di esternalizzare totalmente il
servizio, non sostituendo il personale che si avvicina al pensionamento,
nonostante la richiesta delle organizzazioni sindacali e del personale del nido.
Ancora più grave, poi, è aver attuato tale decisione in presenza di un bando
pubblico indetto dallo stesso Comune che ha visto impegnati uffici e relativi
dipendenti con evidente dispendio di risorse economiche e materiali e il
dissolversi delle aspettative di assunzione delle vincitrici di concorso.
Il servizio, stando a tale decisione, sarà quindi totalmente appaltato a terzi, con
conseguente applicazione di contratti di lavoro peggiorativi -basti pensare che
la retribuzione media di un educatore potrebbe ridursi di 300 euro lordi mensili,
con due ore di lavoro in più a settimana-, una maggiore discontinuità,
considerata la più alta mobilità dei dipendenti nel settore privato, e la perdita di
gestione diretta da parte dell’ente pubblico e quindi delle cittadine e dei
cittadini.
Appare evidente che quella dell’amministrazione comunale di Lomazzo è una
scelta di risparmio, senza particolare attenzione alla qualità del servizio in
termini di gestione, di condizioni di lavoro del personale e prospettive future.
Il pubblico può garantire un servizio educativo di qualità in quanto la sua azione
è tesa al benessere collettivo e non a logiche di profitto; per questo motivo,
chiediamo all’amministrazione di procedere con l’assunzione di personale
educativo e di ripensare il servizio asili nido nella prospettiva di una
gestione interamente pubblica, come già prospettato in precedenza.