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Baobab Experience di Roma accusata di "favoreggiamento dell'immigrazione clandestina"
Il presidente di Baobab Experience, associazione romana impegnata nell'accoglienza dei migranti, è stato accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e rischia fino a 18 anni di carcere. Questa è la notizia, diffusa nelle scorse ore. Dietro, e dentro, questa notizia c'è un mondo. Andrea Costa, animatore e presidente di Baobab, lo conosciamo bene: è un nostro amico, un amico di Como senza frontiere, fin da quel 2016 cui si riferiscono i fatti di cui è accusato; è stato a Como più volte; ci ha aiutato a capire cosa fare e come fare; con Baobab abbiamo condiviso molte idee e anche molte azioni. Forse, comunque, troppo poche, a giudicare col senno di poi.
Andrea è accusato di aver aiutato 9 giovani migranti - ovviamente "irregolari" - a raggiungere Ventimiglia, dopo lo sgombero del campo informale allestito a Roma proprio da Baobab. Nel comunicato dell'associazione che riportiamo integralmente qui sotto, i fatti sono spiegati nel dettaglio.
Qui vogliamo solo sottolineare come questa accusa arrivi - non a caso - in un momento in cui i tragici avvenimenti dell'Ucraina dimostrano con ogni evidenza che profughi e migranti sono l'esito degli gravissimi errori della politica e dell'economia che reggono il mondo.
Temiamo che questa accusa sia il tentativo di continuare una politica discriminatoria e persecutoria nei confronti delle persone migranti e di tutte le realtà che - in molti modi - le affiancano e le sostengono nella rivendicazione dei loro diritti. Al peggio, purtroppo, non c'è limite.
Ad Andrea va tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno. A tutti e tutte e noi l'invito a seguire con attenzione anche questa ennesima, scandalosa iniziativa repressiva.
Confidiamo che si risolva per il meglio per un amico di cui condividiamo l'impegno e anche lo sconfinato e autoironico ottimismo; proprio ieri, in un'intervista, ha osservato, più o meno: "Beh, non sono mica solo nove". Per fortuna.
Comunicato stampa di Baobab Experience: