Alessandro Punzo (Società della Cura, Padova) - Gentile vicepresidente, approfitto della pubblicazione del “Manifesto per il dibattito pubblico sulle opere della transizione ecologica”, che ha presentato sul Manifesto del 18 aprile u.s. a nome di 14 associazioni (in calce*), per porle alcune domande. Premesso che la fragilità idrogeologica del nostro Paese richieda, più che Grandi opere, cura diffusa e attenzione alle ragioni di un territorio martoriato da lustri di incuria e interessi malavitosi, non le sembra che, da questo punto di vista, il governo Draghi e il vostro Manifesto si muovano nel solco di un percorso già visto e fallimentare? L’incipit del (vostro) documento è
sull’urgenza di decarbonizzare la produzione energetica. Bene. Però, chiedo: lasciando immutate le vigenti logiche produttive? Cioè quel sistema estrattivo e onnivoro (certamente non estraneo alla pandemia che il pianeta sta soffrendo) chiamato capitalismo? Che non ha riguardi a mercificare beni essenziali come aria, acqua, terra, salute, conoscenza (leggi anche vaccini) come fossero meri valori di scambio? Il vostro documento non si esprime sul punto, né, per restare in tema di servizi, prende posizione sull’ulteriore spinta alla privatizzazione della gestione del servizio idrico integrato del Mezzogiorno contenuta nel PNRR a firma Draghi (pag.167), che a 10 anni dai referendum del 2011 suona come una vera e propria beffa; né chiarisce quali altri percorsi intenda promuovere ai fini dell’auspicata transizione ecologica. Si dilunga, invece, sulla “semplificazione delle procedure di approvazione e valutazione dei progetti” (che spero non si traducano in alleggerimento dei controlli su appalti e concessioni) e sull’importanza dell’informazione e della partecipazione dei cittadini alla fase, per così dire, dibattimentale, anche al fine di scongiurare -si precisa- eventuali sindromi di nimby (sic!). Ma allora -e concludo- perché non avanzare l’esplicita richiesta di associare, senza infingimenti, le comunità locali al processo decisionale? Ne guadagnerebbero la democrazia, l’ambiente e la coesione sociale.
Alessandro Punzo (Società della Cura, Padova)
(*) promosso da:
Legambiente, Greenpeace, WWF, Acli, ActionAid, Arci, Casa Comune, Cittadinanzattiva, Fridays for future, Gruppo Abele, Libera, Link Coordinamento Universitario, Rete della Conoscenza, Unione degli Studenti.