Com’è noto il mondo della musica è in continua evoluzione anche a seguito delle grandi trasformazioni nella fruizione e distribuzione della musica dovute all’esplosione del digitale, la diffusione del web e l’utilizzo dei social media. La musica dal vivo continua ad essere una grande occasione di promozione della giovane creatività, strumento per sostenere l’accesso alla cultura e promuovere percorsi per combattere l’esclusione sociale e culturale. Purtroppo non è sempre facile organizzare attività in questo ambito. Gli stessi circoli e i nostri festival stanno a fatica cercando di riconfigurarsi per rispondere alle nuove domande e allo scenario musicale in profonda trasformazione, non senza difficoltà.
Le ragioni sono tante e indicano che purtroppo ancora non esiste un progetto organico di sviluppo del settore musicale, dal live alla formazione musicale formale e non formale. La diminuzione costante dei contributi degli enti locali, l’aumento dei costi di realizzazione delle attività, nuove normative spesso confuse, la diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie e la conseguente diminuzione delle occasioni per praticare e conoscere la musica, delineano un quadro preoccupante. A fronte di tutto ciò sappiamo bene come la creatività musicale del nostro Paese sia, fortunatamente, viva e vegeta. In ogni ambito e genere.
Anche quest’anno il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali promuove la Festa della Musica ma L’Arci non aderirà alla Festa, a livello nazionale, perché non c’è nulla da festeggiare.
Ma vogliamo continuare a sostenere le nostre richieste per rafforzare il settore e migliorare il nostro lavoro per dar modo a tantissimi, soprattutto giovani, di essere parte attiva di questo mondo: operatori, tecnici, musicisti, autori, piccoli editori, insegnanti, etc.
7 sono gli ambiti sui quali vogliamo porre l’attenzione quest’anno. 7 vertenze che hanno ricadute importanti sul mondo della musica:
1. Più spazi per la musica e la creatività. Chiediamo che sia più facile gestire spazi pubblici inutilizzati per essere rigenerati anche con attività musicali, con progetti che abbiano un reale impatto sociale;
2. Chiediamo detrazioni fiscali per la frequenza a corsi di formazione in campo musicale per i minori di 18 anni e per l’acquisto di uno strumento musicale. Ovvero la possibilità di detrarre dai redditi il 19% delle spese documentate per la frequenza di corsi di musica di bambini e ragazzi che hanno dai 5 ai 18 anni, per un importo non superiore ai 210 euro, così come avviene oggi per le attività di pratica sportiva.
3. Chiediamo l’inserimento della pratica dello strumento musicale in tutte le scuole di ogni ordine e grado, anche dando seguito al “Piano delle Arti” varando tutti i decreti attuativi necessari per rafforzare le attività di formazione musicale.
4. Proprio per rafforzare il variegato mondo che promuove ed organizza attività di spettacolo dal vivo, crediamo sia da estendere il dispositivo dell’Art Bonus anche a tutti i soggetti, profit e non profit, che si occupano di attività, servizi, formazione in ambito culturale.
5. Nell’ambito dei provvedimenti che riguardano la legge delega per il riordino dello Spettacolo dal Vivo, chiediamo di valorizzare il ruolo del Terzo Settore culturale in questo ambito. Dati SIAE del 2017 indicano che, solo l’Arci, opera nello spettacolo dal vivo con 3.137 organizzatori, ha organizzato 20.705 spettacoli dal vivo (teatro, musica, altro) con un pubblico di 3.162.168.
6. Chiediamo più investimenti a sostegno della pratica, della promozione e della produzione di ogni genere musicale, con particolare attenzione alla musica popolare contemporanea, aumentando il Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS) per finanziare progetti a rete, per sostenere la giovane creatività e percorsi formativi degli operatori ed organizzatori di musica live.
7. Il bonus di 500 euro per i 18enni è un’opportunità molto positiva per i giovani ma non prevede il coinvolgimento del non profit nell’offerta di eventi di spettacolo dal vivo. Chiediamo di inserire tra i soggetti che possono fornire servizi in campo musicale, anche le organizzazioni del terzo settore.
E’ importante continuare a sostenere le nostre richieste anche in vista del già citato “Riordino dello spettacolo dal vivo” sul quale il Ministero delle Attività e dei Beni Culturali sta lavorando proprio in questo periodo.
Un cordiale saluto
La Presidente nazionale
Francesca Chiavacci