“Il “Rapporto sui rifiuti speciali” dell’Ispra, presentato oggi alla Sala della Regina di Montecitorio, mette in evidenza luci e ombre, alcune criticità e grandi opportunità date dalle filiere di trattamento e di riciclo in Italia in termini di innovazione e occupazione. E ce lo dicono i tanti dati del rapporto: dopo gli anni della crisi economica, continua infatti a crescere la produzione di rifiuti speciali in Italia. Nel 2016 è aumentata del 2% rispetto all'anno precedente, raggiungendo 135 milioni di tonnellate. Rispetto al 2014 l'aumento è del 4,5%. Allo stesso tempo però l’Italia è però tra i primi europei per il riciclaggio dei rifiuti speciali, che nel 2016 ha raggiunto il 65%. Un esempio virtuoso è dato dal recupero dei pneumatici fuori uso, sono migliaia le tonnellate di PFU recuperate e già esiste l’obiettivo del 100% recupero di materia nella penisola. Una delle grandi sfide è il rafforzamento della dotazione di impianti e infrastrutture per sostenere lo sviluppo di una filiera vera del riciclo e del recupero, superando resistenze e ritardi. E riguardo ai rifiuti speciali è fondamentale un approccio integrato, che guardi al rapporto tra rifiuti speciali e urbani, a partire dal lavoro dell’Autorità di regolazione che recentemente ha acquisto competenze importantissime anche sul settore dei rifiuti". Lo afferma Chiara Braga, già presidente della Commissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti e deputata comasca del Partito Democratico.
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