di Guido Capizzi - "La delusione di un'amministrazione comunale", j'accuse malinconico dedicato a Como. Terza puntata riguardante l'esternalizzazione del servizio di riscossione dell'imposta di pubblicità da parte del Comune di Como alla società ICA srl. Nella prima puntata la presentazione della società ICA srl, un "colosso" della riscossione, operativo in centinaia di Comuni. Nella seconda puntata la disquisizione intorno al Contratto tra Comune di Como e ICA srl per l'affidamento in concessione dei servizi di liquidazione, accertamento e riscossione dell'imposta comunale sulla pubblicità, dei diritti sulle pubbliche affissioni e del canone di occupazione spazi e aree pubbliche a partire dal 1° gennaio 2013 per sette anni.
Riepilogo le domande: perché ICA srl ha inviato a commercianti, esercenti, imprenditori dei servizi, avvisi di accertamento con immediata irrogazione di sanzioni aventi a oggetto insegne esenti per legge dall'imposta? Perché ha inviato avvisi relativi agli anni 2011 e 2012, dal momento che la concessione inizia il 1° gennaio 2013? Oggi, avendo tra le mani ancora il contratto Comune di Como-ICA srl del 24 gennaio 2013 e leggendo all'articolo 10 "sede di svolgimento dei servizi" testualmente "per tutta la durata della concessione il concessionario deve garantire presenza stabile e continuativa di un ufficio sul territorio comunale....", conosciuta la sede della società ICA srl a Como in via Dottesio n.8, chiedo: perché al registro Imprese di Roma (sede legale di ICA srl) e al registro imprese di Como (sede dell'unità locale di Como) non c'è traccia della presenza (vedi certificato e visura storica di ICA srl) dell'unità locale di Como? In altre parole: perché il Comune di Como non ha ancora verificato cosa sta facendo il suo concessionario alla riscossione di imposte e canoni comunali? C'è chi afferma che il capitolato e la scelta di esternalizzare il servizio di riscossione risalgono alla precedente giunta e amministrazione comunale, ma questo è semplicemente un atteggiamento "pilatesco". Sono la Giunta e l'attuale Amministrazione comunale - che hanno attuato l'assegnazione del servizio a ICA srl e firmato con essa il contratto - a dover vigilare e verificare quanto fa il concessionario e a dover dare risposta ai cittadini (anche a coloro che, come il sottoscritto - lo ripeto anche in questa terza puntata della vicenda - non sono direttamente coinvolti).