STAZIONE SAN GIOVANNI – Braga e Guerra – “Declassamento e inefficienze nell’interrogazione urgente presentata al ministro Lupi. Como non può perdere il suo carattere internazionale”
(Roma, 28 giugno 2013) A fronte dell’intenzione di Rete Ferroviaria italiana e di Ferrovie Federali Svizzere di operare un sostanziale declassamento della stazione di Como San Giovanni, i deputati comaschi del PD Chiara Braga e Mauro Guerra hanno depositato nel corso della giornata di ieri alla Camera un’interrogazione urgente al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi.
"Il rischio concreto è di vedere Como e tutto il territorio comasco tagliato fuori dai maggiori collegamenti internazionali, con la principale stazione di San Giovanni sostanzialmente privata del suo carattere internazionale", commenta Chiara Braga. "Se ciò accadesse – sottolinea poi la democratica - le conseguenze per il nostro territorio sarebbero davvero pesanti con ricadute negative sia nel settore turistico, su cui si concentrano buona parte degli sforzi e dello sviluppo economico lariano, sia nei riguardi dei viaggiatori pendolari e turisti da e verso l'Europa, costretti a subire disagi sempre pi ù rilevanti, ma anche e soprattutto per il ruolo e la capacità attrattiva, reale e potenziale, che Como è in grado di esprimere, anche in vista della manifestazione universale dell'Expo 2015".
“Chiediamo al Governo – spiega Mauro Guerra – quali misure intenda adottare per garantire agli utenti del trasporto ferroviario collegamenti e servizi adeguati in linea con la logica di un sistema dei trasporti integrato tra corse regionali, nazionali e soprattutto internazionali anche in considerazione della vocazione turistica della città di Como e del ruolo internazionale sino ad ora riconosciuto alla stazione di San Giovanni".
“Il declassamento di Como San Giovanni – continua il deputato Pd - arriva all’indomani dell’incontro tra Rfi, Comune e Camera di Commercio di Como nel corso del quale sono stati programmati investimenti per 4 milioni di euro destinati alla stessa stazione comasca”.
"Non si comprende – ribadiscono i parlamentari comaschi - come Rete Ferroviaria italiana da un lato evidenzi e valorizzi il carattere internazionale della stazione San Giovanni disponendo interventi di ristrutturazione e riqualificazione per un importo pari a 4 milioni di euro, e dall'altro prenda accordi con FFS per ridurre drasticamente i collegamenti nella direttrice Nord-Sud dell'Europa, escludendo Como dagli scambi internazionali".
L'interrogazione affronta poi il tema delle inefficienze e del degrado della principale stazione lariana "non più sopportabili" ai quali si aggiunge la questione degli orari della biglietteria chiusa la domenica e i festivi, con orari ridotti il sabato e con difficoltà nell’utilizzo delle emettitrici informatizzate di biglietti e abbonamenti. "Abbiamo chiesto che ai numerosi utenti della stazione di San Giovanni – concludono Braga e Guerra – venga garantito il diritto ad un servizio pubblico efficiente, in modo particolare per quel che riguarda il servizio di biglietteria, di modo che la principale stazione della provincia di Como possa rispondere adeguatamente alle esigenze dei suoi utilizzatori".