Como, 20 marzo 2013 - La decisione delle segreterie nazionali di confermare lo sciopero è giunta dopo 3 rinvii, finalizzati a
verificare gli sviluppi del confronto in corso tra Governo, Regioni ed Enti Locali sulle risorse finanziarie destinate al settore e sulla trattativa in corso con le associazioni datoriali Asstra (aziende pubbliche) ed Anav (aziende private) per il rinnovo del Contratto nazionale, scaduto il 31 dicembre 2007.
Lo sciopero è stato confermato perché persiste una notevole incertezza sui finanziamenti e la vertenza contrattuale non ha registrato i necessari passi avanti.
Malgrado l’istituzione dal 1 gennaio di un apposito Fondo nazionale dedicato al trasporto locale, che dovrebbe stabilizzare per il triennio 2013-2015 i trasferimenti statali già previsti nel precedente biennio 2011-2012, rimane tuttora indefinita la destinazione da parte delle Regioni delle risorse finanziarie di propria pertinenza, che rappresentano oltre il 22% del totale (circa 1,4 su poco più di 6,3 miliardi di euro/anno). È quindi concreto il rischio che già a partire dal 2013 non siano previste per il settore neanche le risorse complessive trasferite nel 2011 e nel 2012, per effetto della riduzione delle quali nel corso dell’ultimo biennio è stato ridotto il servizio e sono aumentate le tariffe.
Il pericolo di nuovi tagli delle al settore comporta, conseguentemente ed inevitabilmente, ulteriori tagli al servizio, altri aumenti tariffari, l’azzeramento degli investimenti in infrastrutture e parco bus, tutto questo mentre la crisi economica determina nel nostro Paese una forte crescita della domanda di trasporto locale da parte della cittadinanza.
La protesta degli autoferrotranvieri-internavigatori del prossimo 22 marzo vuole salvaguardare il diritto costituzionale dei cittadini alla mobilità, conquistare il rinnovo contrattuale, sostenere e rafforzare l’iniziativa sindacale su questi obiettivi.
Comunicato stampa Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti,
Faisa Cisal