COMO, 01 OTT.2012 - Subito un'interrogazione al Governo per capire come intende intervenire a tutela dei lavoratori frontalieri attualmente in stato di disoccupazione. Lo annuncia la deputata comasca del PD Chiara Braga che si sta occupando della vicenda e che oggi ha incontrato il direttore dell'INPS di Como, proprio per un chiarimento a riguardo.
"A seguito della decisione adottata da UE e Svizzera lo scorso 31 marzo, - chiarisce la parlamentare democratica - i nuovi regolamenti comunitari in materia di sicurezza sociale, comprendenti le disposizioni in materia di disoccupazione, si applicano anche alla Conferenza elevetica con decorrenza 1 aprile 2012. L'INPS di Como, di concerto con le direzioni regionali e nazionali e in conformità a quanto avviene anche nelle altre province di confine, ha quindi deciso di sostituire il trattamento speciale di disoccupazione frontaliera con l'indennità di disoccupazione ordinaria prevista dalla nosta legislazione. Il problema è che questo comporta una penalizzazione notevole per i lavoratori frontalieri in stato di disooccupazione, dovuta sia all'applicazione di massimali non previsti dal trattamento speciale, sia alla riduzione del periodo di erogazione che scende da 12 a 8 mesi".
"Ad oggi però - continua la Braga - risulta ancora vigente la legge 147 del 1997 che disciplina i trattamenti di disoccupazione in favore dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzera e che prevede la corresponsione ai frontalieri delle indennità di disoccupazione, a valere sul Fondo costituito dalle quote di contribuzione versate dai lavoratori, fino al suo esaurimento. Sappiamo che su questo Fondo giacciono ancora risorse consistenti, circa 200 milioni di franchi, che devono essere trasferite all'INPS per l'erogazione dei trattamenti di disoccupazione e che tuttora i lavoratori frontalieri versano 50 milioni di franchi all'anno, come trattenute sulle loro buste paga, nonostante dal giugno 2009 non vengano più effettuati i trasferimenti alla parte italiana".
"Per questo chiederemo al Governo come intende agire per tutelare un diritto dei lavoratori frontalieri a vedersi riconosciuta l'indennità di disoccupazione dovuta in forza della Legge 147. Occorre chiarire al più presto la situazione, dal momento che con le nuove disposizioni applicate dall'INPS alcuni lavoratori frontalieri rischiano di non percepire più alcuna disoccupazione già nei prossimi mesi, con l'approssimarsi della scadenza degli 8 mesi."
Oltre all'interrogazione l'on. Braga interesserà, insieme ai colleghi Narducci ed altri, anche la Direzione generale dell'INPS per evidenziare le contraddizioni di un'interpretazione del regolamento comunitario che colpisce pesantemente i lavoratori frontalieri, soprattutto in un momento di difficoltà economica come quella che sta interessando anche le fasce di confine della nostra Provincia. "Sarebbe auspicabile a riguardo - conclude l'esponente democratica - un tempestivo incontro tra INPS e parti sociali italiane ed elvetiche, per chiarire le diverse problematiche aperte, rispetto a cui chiederò la disponibilità anche degli altri rappresentanti istituzionali del territorio".